Una poesia inedita per il primo giorno di scuola Primaria, un modo per cominciare allegramente leggendo e commentando con gli alunni. Non necessariamente da studiare a memoria perchè troppo presto.
Può costituire la prima pagina del quaderno nuovo per i più grandi, corredata da una cornice o da un disegno. Si può leggere ai più piccoli durante l'attività di accoglienza.
I bambini piccoli amano molto le parole in rima, le rime ricordano loro i primissimi anni dell'infanzia quando venivano cullati nelle braccia dei genitori.
Dedicare loro un poesia il primo giorno di scuola stà a significare che entrano in un posto accogliente, vengono accolti come alunni ma prima di tutto come persone quindi con affetto ed emozione. E' giusto compiere azioni che mettano in risalto queste emozioni, senza necessariamente far riferimento ad esse. Il calore più che essere espresso si deve sentire, deve avvolgere il bambino nei suoi primi passi ....
Primo giorno di scuola
Ecco vedi il tempo vola
ed ancora siamo a scuola.
Apri il libro ed il quaderno
prendi il foglio ed il pennello.
Dipingi i giorni di allegri colori,
di grida vivaci i nuovi rumori.
D'imparare si ben lieto
studia tutto l'alfabeto,
con i numeri e la storia
la poesia tutta a memoria.
Lo studio poi sarà giocoso
se avrai sempre un bel sorriso!
(Rosalba)
(Rosalba)
Images courtesy of Blog.panorama.it
6 riflessioni:
Bella la poesia è il post.
hai ragione, bisogna accoglierli bene i bambini, perchè la scuola è focolaio del sapere,ma e anche la loro prima società, dove ipareranno a stare con gli altri e voi sarete la loro guida
Sei stupenda, il tuo blog non è andato mai in vacanza, questo ti fa onore, la tua vita è dedicata ai bambini e son sicura che anche quando andrai in pensione tu continuerai a scrivere per i bambini e non solo...
questo vuol dire che l'amore per la scuola e per i bambini è nato con te e mai ti lascerà
Ti abbraccio..
Sottoscrivo la tua frase "la scuola è focolaio del sapere, ma e anche la loro prima società, dove impareranno a stare con gli altri"
La scuola per me è questo un posto di socialità e non un luogo separato, come spesso viene rappresentato. Ecco perchè cerco di curare le relazioni anche durante l'estate. La scuola è presente anche quando tutto sembra sopito. Il lavoro per un anno intero dovrebbe iniziare a essere pensato e progettato ora. Un bacione e grazie ancora per il bel commento
Sottoscrivo la tua frase "la scuola è focolaio del sapere, ma e anche la loro prima società, dove impareranno a stare con gli altri"
La scuola per me è questo un posto di socialità e non un luogo separato, come spesso viene rappresentato. Ecco perchè cerco di curare le relazioni anche durante l'estate. La scuola è presente anche quando tutto sembra sopito. Il lavoro per un anno intero dovrebbe iniziare a essere pensato e progettato ora. Un bacione e grazie ancora per il bel commento
Mi piacciono moltissimo le filastrocche in rima, arrivano subito, suscitano curiosità e secondo me fanno capire meglio...
Ti svelo un segreto: quando non riuscivo ad imparare bene una lezione, non so, di storia o di geografia o di scienze o qualsiasi altra materia, mi inventavo una canzoncina in rima su quella lezione, su quel paragrafo. Così mi entrava meglio in testa... l'ho fatto fino all'università!!!
Perchè voi maestre qualche volta non organizzate delle belle lezioni musicali??? Dai, vi prego, sarebbe stratosferico!!!
ciao ciao e bacibaci!
Cara fatina tu ci hai preso in pieno le filastrocche in realtà spesso servono a memorizzare. Non a caso Gianni Rodari ne ha composto su miriadi di argomenti proprio per insegnare ai bambini.
Quindi tu hai trovato una bella strategia per memorizzare!
Si potrebbe provare a organizzare una lezione in musica. E' una buona idea e non dubito che gli alunni ne sarebbero ben felici.
Ho visto che disegni molto bene. Bello quello scorcio di stazione sul tuo blog ^_^
Un bacino
Grazie!!!
Sai, Gianni Rodari è in assoluto il mio scrittore preferito!!!
Posta un commento