Alcune idee semplici semplici per l'eventuale festa di Halloween, dico eventuale perchè non è esattamente appartenente alla nostra tradizione, anche se facendo alcune ricerche in passato ho scoperto che alcuni elementi della festa di Halloween e di quella di Ognissanti sono comuni ad entrambe: ad esempio la decorazione delle zucche e la loro traformazione in lanterne e l'usanza da parte di gruppi di bambini di andare in giro per le case a chiedere dei dolci. Questo implica che già in precedenza ci furono contaminazioni nelle usanze o come si dice antropologicamente: diversi popoli anche lontani geograficamente hanno sviluppato usanze simili. Succede e non di rado.
Ecco perchè c'è poco da demonizzare sulla festa di Halloween anche se ha radici diverse dalle nostre: essa è di origine celtica e pare che la sera del trentuno ottobre fosse l'unica sera che in cui si potessero evocare gli spiriti maligni che poi tornavano a dormire per un anno intero. Da noi la festa di Ognissanti è dedicata al culto dei defunti: in molte regioni si apparecchia la tavola come se ci fossero anche i defunti o la si lascia apparecchiata con tutti i cibi per tutta la notte.
Quello che è da rifiutare in toto, e sarebbe ora di farlo per tutte le feste, è l'aspetto consumistico della cosa: fare di una festa una carnevalata con tanto di costumi e allestimenti vari da comprare mi pare un dispendio economico inutile e di cui si intravede poco anche il fine educativo. L'ideale sarebbe organizzare, se proprio i figli o gli alunni lo chiedono qualcosa di più soft, coinvolgendoli nella preparazione dei dolci, magari anche la preparazione di lanterne, l'organizzazione di alcuni giochi e se si vive in un paese o in un condominio dove si hanno dei buoni rapporti lasciar uscire i bambini, prima che faccia buio a chiedere qualche dolcetto.
Credo che sia più che abbastanza per far conoscere una tradizione, io punterei anche sulla festa di Ognissanti come occasione di riflessione. Ognissanti è una bella festa anche per i bambini. dal sapore pacatamente autunnale e da vivere in famiglia, riscoprire il pranzo della tradizione e magari concedersi una passeggiata al cimitero per salutare i nonni o i parenti che non ci sono più. Fare di una festa come questa una sola occasione per ballare e gioire è riduttivo e fuorviante anche per i bambini. Si potrebbe fare di questa festa una occasione anche per parlare con i bambini di argomenti che la cultura odierna sta occultando ad arte, come ad esempio il senso della morte. Sempre più presente anche nella vita dei bambini tramite la televisione e così poco razionalizzata e spiegata.
Certamente non sono argomenti per bambini del Nido o della scuola Infanzia, ma i bambini della scuola Primaria hanno già ben chiara un idea della morte. Non ne parlano e non chiedono? Perchè sono argomenti di cui noi adulti non vogliamo parlare. Loro lo fanno con naturalezza, a volte dicendo: il nonno o a volte anche il papà o la mamma sono andati in cielo... Allora rassicuriamoli se lo chiedono e non lasciamoli sospesi con le loro paure. Non induciamo curiosità non richieste ma non neghiamo neppure una risposta quando il bambino la sollecita.
In questi link trovate
- una idea per realizzare delle lanterne bellissime da lasciare accese anche tutta la notte su Filth Wizadry,
- un semplice capellino che è più che sufficiente come segno della festa su Make and takes,
- la ricetta per dei dolcetti a base di zucca da preparare con i bambini nel mio blog di cucina Cibo per amore...,
- un idea per decorare i biscotti con la glassa e servire le caramelle nelle arance svuotate su Roots and Wighs Co
9 riflessioni:
Sei saggia, Rosalba!
In effetti ormai abbiamo importato anche questa festa, credo più per motivi commerciali che per altro .
Grazie Stella ^__^
Lo penso anche io Chiara, ecco perchè dobbiamo saper rispondere anche come consumatori. E trovare un equilibrio
Condivido con l'idea di non rendere consumistica questa festa, ma comunque di non sottovalutarla!
Lo scorso anno noi ci siamo espressi così: CLIC
^^
Un mega abbraccio, Rosalba!
Anche se mi vedi poco partecipe sappi che ti seguo sempre! :)
Lo so cara Anna che ci sei sempre ^__^
Ho visitato il tuo link, la manualità è sempre il modo più efficace per imparare: infatti si impara nell'esecuzione.
Il tuo è un lavoro molto carino ed un esempio corretto di approccio verso il nuovo; complimenti ad entrambe e a Martina un bacione in particolare!!
pienamente d'accordo con l'evitare l'aspetto consumustico e lo scopiazzare festività ke in fondo non hanno nulla a ke vedere con la nostra cultura.
E poi c'è anke da sottolineare la presenza di bambini di altre culture ke non amano in ogni modo i festeggiamenti e, credimi,diventa difficile conciliare le nostre tradizioni con le loro.
Nel nostro plesso ci limitiamo a fare una bella castagnata e tutti i bambini indossano delle maskere fatte da loro a forma di castagna, ma dove possono sbizzarrirsi nel renderle più o meno mostruose.
In classe mangiamo dolcetti fatti da noi o dai genitori e la cosa va sicuramente bene a tutti.
Abbiamo ritenuto fosse la soluzione migliore.
Buon tutto
kiss
Lella
Concordo con il vostro atteggiamento: anche da noi si fa così, cerchiamo di portare un utile mediazione fra culture diverse, nel rispetto di ciascuno. L'obiettivo principe è stare bene assieme, imparare e crescere nella tolleranza.
Buon fine settimana Lella
....scopro solo in questo post che esiste un blog di cucina...che naturalmente ho già provveduto a inserire nelle mie acque...
Concordo con il tuo messaggio...mediare e non permettere al potere mediatico e consumistico di invadere troppo questi avvenimenti.
Sono alla ricerca di racconti in merito a questa festa...tu per caso hai del materiale...?
ciao Mariuccia
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