Spesso ho ribadito che il passaggio verso la scrittura autonoma nelle prime classi di Scuola Primaria deve essere graduale, ho perfino detto che la mia paura più radicata come insegnante è che la scrittura diventi per i bambini un fatto ripetitivo e vissuto come un peso. Mi atterriscono sempre i compiti che dicono "fai dei pensierini sulla mamma" ad esempio, e la paura più grande è leggere le solite frasi ripetitive che i bambini usano per liquidare il compito che trovano noioso e ripetitivo. Ci sono alunni che si ritrovano lo stesso tema fino alla quinta.
Spero di riuscire ad evitare questa fase preferisco pertanto argomentare prima molto bene i contenuti che affrontiamo in aula, in maniera tale da fornire conoscenze adeguate, un numero di informazioni congruo che permetta agli alunni di scrivere in autonomia ma con la possibilità di spaziare.
Così armata di queste paure e di questi intendimenti ho osato proporre per la prima volta la costruzione del racconto in classe.
Intanto ho esordito creando un pò di atmosfera e di aspettativa. Ho detto di aver individuato qualche ingrediente per scrivere un racconto. I bambini hanno corrugato la fronte e intanto ho spiegato che prendevo a prestito dal vocabolario di cucina questa parola "ingrediente" per indicare altro. Una bimba ha sollevato la mano e ha affermato "ho capito ci vuoi dare degli indizi". Il primo ostacolo è stato così superato, ho quindi spiegato quali fossero gli indizi e come andavano usati per "costruire" il nostro racconto. Giocare sulle parole è servito a non creare tensione sul compito. Se avessi esordito pomposamente "oggi scriverete il vostro primo raccontino" li avrei spaventati e avrei bloccato la fantasia sul nascere.
Ho scritto gli indizi alla lavagna per circoscrivere gli elementi e facilitare il compito dei bambini:- un uccellino
- in un bosco
- in autunno
- nel presente
li ho fatti ricopiare sul quaderno e senza fare ipotesi sul contenuto ho augurato loro buon lavoro.
Sono riusciti a stupirmi tutti, per la diversità delle cose che hanno scritto. Certo il tema era accattivante l'uccellino rappresentava un po' loro stessi.
Ho scelto uno dei tanti, è stato divertente anche leggerli... da notare come l'alunno ad un certo punto faccia parlare la mamma dicendo "i miei bambini sono nati!" Nella valutazione ho tenuto maggiormente conto del contenuto espresso. Nella scrittura autonoma gli errori aumentano ed è un fatto normale.
Buona letturaEd ecco il disegno che lo rappresenta
8 riflessioni:
Anche io temevo la noia dei bambini che "devono" scrivere i loro pensieri così ho cominciato con alcuni giochi sul pc che ho scaricato gratuitamente da siti di insegnanti. In questi giochi i bambini possono inventare di sana pianta, scegliere personaggi e luoghi da modelli o anche aiutarsi con disegni. I racconti dei bambini, dopo essere stati stampati, vengono ricopiati sul quaderno. Così facendo ho anche fatto lezione di informatica!
ciao Chiara si anche io ora che ho dedicato un pò di tempo al ripasso dei suoni con l'alfabetiere della Fabbri, procederò con l'utilizzo di libri parlanti un software del quale ho già parlato in un precedente articolo e con cui farò scrivere i racconti ai bambini.
grazie della visita!
Rosalba cara anche per me è stato una gioia incontrare te e tante altre persone qui sopra..
Brava, come sempre, i tuoi post, sono carichi di voglia di fare, è giusto che i blog come i tuoi e quelli di annarita e tanti altri, devono continuare perchè sono spazi importanti voi siete i pioneri di un nuovo modo di insegnamento.
Bacioni.
Scusa ma i commenti cancellati sono i miei oggi è una giornataccia...
Brava Rosalba ;)
Rosy cara grazie per le belle parole. Ci sono giornate che sono tremende a volte. Poi passano per fortuna.
Un abbraccio forte forte!!
Grazie anonimo ;-)
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