di Maestra Rosalba

venerdì 27 novembre 2009

Scheda di autovalutazione ortografica per gli alunni

Ci avviciniamo al primo giro di boa dell'anno scolastico, a Dicembre di solito si svolgono i primi colloqui. Ed è  bene arrivare con le idee molto chiare su cosa dire ai genitori.
Con i genitori non occorre essere nè eccessivamente ottimisti nè tanto meno catastrofisti: un genitore troppo spaventato o un genitore che dorme sugli allori  non sono mai utili  alleati nel portare il bambino al traguardo delle competenze e degli apprendimenti. L'ideale del genitore che partecipa al progetto didattico della scuola è colui che è "serenamente vigile".
Durante i colloqui è bene mettere in luce i punti di forza di ogni alunno (e per tutti ce ne sono) e le cose da rinforzare (che non mancano). Non è mai rassicurante per un genitore un discorso generico sul bambino. Come insegnanti dobbiamo avere la piena fiducia dei genitori e questa ci viene accordata se riusciamo a dare senso di sicurezza anche nei momenti difficili. Un insegnante che dice ad esempio "Non so più che pesci pigliare con suo figlio" non fa mai una buona impressione, perchè appare come privo di strumenti e metodi per riuscire a trovare una linea di intervento. E' giusto fornire un quadro generale completo, aperto al cambiamento e alle possibilità di miglioramento. Anche perchè in realtà è proprio vero: i bambini cambiano, a volte ci riservano sorprese, momenti di crescita e maturazione in momenti inaspettati.
L'insegnante si aspetta collaborazione da parte della famiglia e condivisione sul progetto di vita scolastico che deve mirare al percorrimento di tutte le strade della formazione scolastica e individuale. Le drammatizzazioni, anche nei casi più preoccupanti non aiutano nessuno e la famiglia meno che mai. Tutte le situazioni vanno illustrate con la dovuta calma e "serena preoccupazione", ma mai come se la catastrofe fosse dietro l'angolo.
Queste mie riflessioni nascono certamente dalle esperienze, ma anche e di più dall'aver a volte impostato male un discorso con le famiglie e aver compreso dopo che con un atteggiamento meno apprensivo avrei ottenuto molto più supporto almeno in alcuni casi.
Hai fini di poter conoscere la visione degli alunni circa l'andamento del loro percorso scolastico ho predisposto queste due schede similari: una da somministrare alla classe e una per l'insegnante da utilizzare come raffronto. Non sempre ciò che noi vediamo quotidianamente è visto dall'alunno allo stesso modo. Di questo dobbiamo tenere conto anche ai fini dei prossimi colloqui individuali con le famiglie.
E voi come vi regolate? E come genitori che ne pensate?

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giovedì 26 novembre 2009

Attività: Gli articoli determinativi e indeterminativi

Nella classe seconda di scuola Primaria si inizia una analisi più puntuale della frase e delle sue parti. Gli articoli sono quelle particelle all'interno del discorso che accompagnano il nome definendone il genere maschile o femminile e la quantità uno o tanti. Principalmente li distinguiamo in articoli determinativi e articoli indeterminativi, i primi determinano cioè definiscono a cosa o chi ci si riferisce, i secondi indicano spesso una categoria o un nome a caso, uno fra i tanti. Ad esempio la frase "Devo chiamare l'avvocato" presume che io ne conosca già uno e probabilmente ho già instaurato un rapporto con lui; la frase "Devo chiamare un avvocato" con ogni probabilità indica che ne devo cercare uno tra tanti, che ancora so chi sia. Pertanto nel primo caso l'articolo è determinativo si riferisce ad un avvocato in particolare. Nel secondo caso si riferisce ad un qualsiasi avvocato.
Ho predisposto una scheda con le attività per queste due categorie di articoli: andrebbero svolte sul quaderno con il consueto coinvolgimento del bambini in maniera ragionata, non una semplice indicazione di come si usano gli articoli ma un lavoro di scoperta da parte dei bambini, anche andando per prove ed errori. Scrivendo alla lavagna è bene accostare ogni articolo alla parola e sentirne la musicalità, questo soprattutto se sono presenti alunni stranieri, aiutarli con il suono a individuare quale articolo è giusto ai fini della concordanza di genere e di numero. Le tabelle degli esercizi è bene farle realizzare ai bambini, in modo da spiegare l'utilizzo di una tabella a doppia entrata, Per gli articoli indeterminativi l'esercizio prevede la formazione di un insieme per ogni articolo, sempre da far costruire al bambino.
Va ricordato che l'articolo determinativo l' si usa sia per i nomi femminili che maschili,  che gli articoli indeterminativi un, uno, una e un' non hanno la forma plurale e che un' apostrofato è solo per i nomi femminili che iniziano con la vocale o con la lettera acca.

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mercoledì 25 novembre 2009

Testo per una recita di Natale: Dialoghi intorno al presepe

Ho scritto questo breve dialogo che si conclude con una poesia in tema, da utilizzarsi per una recita di Natale dagli alunni di scuola Infanzia e di scuola Primaria. Pur essendo vero che la scena si svolge davanti al presepe, il tema prende spunto dalla quotidianità e ipotizza uno sciopero da parte di Gesù Bambino che non vuol tornare a Natale per via della mancanza di amore sulla terra. Il testo cerca di proporre un tema sentito da molti, ma in modo leggero e si conclude con una filastrocca che è insieme una preghiera. Il numero di bambini che è possibile coinvolgere arriva fino a 21. Più frasi possono essere attribuite a più bambini. Il testo potrebbe essere pensato di stretta pertinenza della religione Cattolica, con i dovuti adattamenti, facendo parlare anche altri bambini con altre esperienze religiose e non, è possibile adattarlo per tutti. Il presepe è in fondo solo una occasione per riflettere sui comportamenti umani.


Dialoghi intorno al Presepe
Scena Unica
Ambientazione: La Madonna, San Giuseppe e il Bambinello.
Tre bambini impersonano queste figure vestiti in maniera da simboleggiarli. Si consigliano costumi di recupero. Il bue e l’asinello si possono realizzare in cartone nero dipinto con i gessi. Gli altri bambini siedono tutti intorno o su cuscini o su seggiole piccole. Su un lato appare la scritta TG e un bimbo che impersona un giornalista è pronto per dare le notizie.
I bambini che impersonano il presepe stanno in silenzio, gli altri iniziano il seguente dialogo:

Giornalista: Andiamo alle notizie dell’ultim’ora. Clamoroso Gesù Bambino ha annunciato uno sciopero per la notte del 24 Dicembre. Non si conoscono i dettagli della notizia. Altre informazioni nella prossima edizione del Tg.
1° Bambino: Accidenti hai sentito? Gesù Bambino che sciopera deve proprio arrabbiato
2° Bambino: Certo si sarà stancato di tanti inutili promesse: tutti buoni a Natale e tutto l’anno ci dimentichiamo delle promesse fatte….
3° Bambino: Ecco ora farà lo sciopero come gli operai che sono saliti sul traliccio per protesta!
4° bambino: Ma dai, io non ci credo! Te lo figuri Gesù Bambino che fa lo sciopero dicendo: o imparate a usare i miei doni o non tornerò più da voi!!
5° bambino: Certo nessuno ascolta gli operai figurati se qualcuno ascolterà le sue proteste.
6° Bambino: Sono certo che se ci fosse anche lo sciopero dei regali forse qualcuno alla fine si accorgerebbe.
7° Bambino: Ma si … immagini? Niente profumi, niente gioielli, nessun tipo di abbigliamento.
8° Bambino: Io farei scioperare anche i negozi dei dolci…
9° Bambino: e i giocattoli?
10° Bambino: i giocattoli no! Però metterei una condizione, solo un gioco per ogni bambino.
11° Bambino: Certo che uno sciopero così sarebbe bello, forse finalmente qualcuno si accorgerebbe che il Bambinello non è contento di noi.
12° Bambino: … i doni che porta la notte di Natale: la pace tra le persone, l’amore tra i popoli, dividere il pane, dividere i vestiti, accogliere gli ammalati, accogliere gli immigrati ogni anno vengono gettati al vento…
13° Bambino: … però pensa che tristezza senza un presepe, senza la propria famiglia riunita, senza una notte di Natale dove aspettare un po’ di gioia e di serenità.
14° Bambino: Chiediamo a Gesù di tornare ancora, per tutti quelli che hanno bisogno di un po’ di speranza, di un letto caldo e cibo per sfamarsi, di un lavoro per far crescere i propri figli, di una pensione per campare da vecchi.
15° Bambino: Di tornare per tutti quelli che non hanno un cuore, che licenziano gli operai perché i soldi sono più importanti, che non dividono la ricchezza perché pensano che vivranno in eterno che al sorriso di un bambino, nero, giallo poco importa preferiscono la fredda cifra di un conto in banca.
16° Bambino: Si Gesù anche per loro noi ti preghiamo di tornare ancora, perché chi non ha un cuore buono ha tanto più bisogno di te.
17° Bambino: e a noi in questa fredda notte donaci la forza di combattere contro le ingiustizie e la cattiveria di troppi cuori, dacci la forza di voler bene tutti proprio tutti.
Giornalista: Ultim’ora… Ci giunge notizia che lo sciopero di Gesù Bambino è revocato, anche quest’anno verrà sulla terra per far felici adulti e bambini.

Tutti insieme nel finale:
Caro Gesù per protestare
con questo mondo che non sa più amare
ti prego anche tu non scioperare.
Sciopera il manager e l’impiegato,
l’operaio e l’avvocato.
Per la crisi del lavoro
ed il crollo del mercato.
Certo qui l’amore manca
e la terra è tanto stanca.
Tu Gesù che stai a sentire
ti prego ancora di venire
per portare la speranza
e un pochino di pazienza.
Dai la forza a tanta gente
di esser più riconoscente.
(Rosalba)

Post modificato il 15/12/09
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domenica 22 novembre 2009

Inviti per Natale pronti da stampare

Ho preparato qualche invito da stampare per Natale in formato word, che è il più usato da molti insegnanti, due sono pronti e occorre solo modificare i dati con il titolo della festa/incontro, il luogo, la data e l'orario nella prima pagina, nella seconda pagina occorre inserire il programma dell'incontro.
Il secondo è un invito da far colorare a cui occorre modificare come per i precedenti i dati. Il formato da colorare è più pratico in quanto si può stampare una copia e poi fotocopiare per ciascun bambino prima di colorare. Per stampare fronte retro, nel caso di poca pratica, suggerisco di stampare per prima la pagina numero uno, prendere il foglio così come è uscito dalla stampante, voltare la facciata e reinserire nella stampante nello stesso verso come è uscito (non capovolgere) e dare l'invio di stampa per la sola seconda pagina. Naturalmente le clipart si possono sostituire con disegni dei bambini, scannerizzati e inseriti come immagine nell'invito.

In alternativa potete andare sul sito http://www.biglietti-auguri.com/ e fare come ho fatto io creare questa semplice cartolina che si scarica come immagine bitmap e che potete stampare e far compilare sul retro dagli stessi alunni: semplice, divertente e soprattutto veloce da far fare direttamente ai bambini.

Le immagini degli inviti le ho prelevate da freecolouring.org;
potete creare il vostro invito personalizzato in rete andando su questo link su http://www.biglietti-auguri.com/.
Se invece li trovate carini potete usare i miei inviti in formato word, cliccando sul relativo link:
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venerdì 20 novembre 2009

Giornata mondiale per i diritti dell'infanzia: poesia per i bambini

 Bambini

Avrei voluto dedicarvi una poesia,
avrei voluto inventare una canzone,
avrei voluto giocare con voi almeno un minuto.
Invece quello che posso fare ancora
è guardare il mondo attraverso i vostri occhi.
 Provare a tornare bambina
ricordare quanto mi emozionava una carezza,
una parola di affetto,
un piccolo dono inaspettato,
un complimento,
un incoraggiamento,
un brava ce l'hai fatta
un parliamo ora vuoi?
Scoprire che i doni più preziosi sono i meno evidenti.
Sono i doni del tuo cuore per arrivare al mio cuore.

(Rosalba)


La rosa di lella è per tutti i bambini del mondo: cosi come i suoi petali si abbracciano tra loro, che ogni bambino riceva gli abbracci e l'affetto che gli sono dovuti

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domenica 15 novembre 2009

Attività per la giornata mondiale per diritti dell'infanzia e dell'adolescenza

Il 20 novembre 2009 si celebrerà la Giornata mondiale dei diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza.
Nel 1959 fu approvata la Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo, la quale contiene dieci articoli che elencano i principali diritti garantiti ai bambini:
art.1 - Il diritto all'eguaglianza senza distinzione o discriminazione di razza, religione, origine o sesso;
art.2 - Il diritto ai mezzi che consentono lo sviluppo in modo sano e normale sul piano fisico, intellettuale, morale, spirituale e sociale;
art.3 - Il diritto ad un nome e ad una nazionalità;
art.4 - Il diritto ad una alimentazione sana, alloggio e cure mediche;
art.5 - Il diritto a cure speciali in caso di invalidità:
art.6 - Il diritto ad amore, comprensione e protezione;
art.7 - Il diritto all'istruzione gratuita, attività ricreative edivertimento;
art.8 - Il diritto a soccorso immediato in caso di catastrofi;
art.9 - Il diritto alla protezione contro qualsiasi forma di negligenza, crudeltà e sfruttamento;
art.10 - Il diritto alla protezione contro qualsiasi tipo di discriminazione ed il diritto ad un'istruzione in uno spirito d'amicizia fra i popoli, di pace e di fratellanza.

Trent'anni più tardi l' Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato la Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia. Attraverso la Convenzione il bambino non è più semplice soggetto da tutelare ma diventa soggetto di diritti al pari di un adulto. Vengono infatti riconosciuti, una serie di diritti soggettivi e individuali tra i quali il diritto della privacy, della dignità e della libertà di espressione. La linea di demarcazione che può apparire impalpabile è invece un cambiamento sostanziale in materia di diritto: il bambino non più esclusivamente soggetto/oggetto di cura e dipendente dall'adulto ma con peculiarità e diritti al pari dell'adulto. Questo fa dell'infanzia parte attiva dell'umanità, in quanto gli viene riconosciuto tutto il potenziale che esprime pur trovandosi nella fascia dell'età evolutiva, quindi in crescita e tuttavia  fautore di  contenuti creativi e di pensiero compiuto.
E' generalizzata un idea del bambino come soggetto in divenire che deve ancora accedere al mondo delle idee e delle esperienze. Il bambino è invece soggetto pienamente partecipe con il proprio elaborato di idee e di contenuti che nel momento in cui vengono esplicitate hanno valore in quanto tali e quindi con dignità al pari del pensiero dell'adulto. Non idee da maturare ma idee mature in riferimento all'età.
D'altronde l'adulto stesso esprime pensieri che non rimangono fissi e ineluttabili ma che perfeziona e successivamente rielabora in un arco di tempo lungo dando origine a nuove idee. Allo stesso modo fa il bambino le cui idee e proposte valgono pienamente e potenzialmente quanto quelle dell'adulto.

Partendo da queste premesse è pieno diritto dei bambini e degli adolescenti celebrare e conoscere i principi sia della Dichiarazione che della Convenzione.
E' giusto dedicare un attività didattica creando un rete semantica (almeno per gli alunni più grandi), sia alla materia Cittadinanza e Costituzione, che all'Italiano (in relazione alle tipologie di testo e ai contenuti) e non ultima anche alla Storia.

Download attività didattica Giornata Mondiale per i Diritti dell'Infanzia


Image courtesy Smashing magazine

Tratta da gulliverblog.it
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sabato 14 novembre 2009

Idee e contenuti per Natale 2009

Arrivati ormai a metà Novembre è davvero l'ora per le scuole di preparare qualcosa per il Natale, di creare quell'atmosfera così cara ai bambini e che in fondo non dispiace neppure a noi adulti. Ogni anno non manchiamo di ricordare che sono anni difficili e più lo ripetiamo e più ci si rende conto che tutti gli anni portano preoccupazioni per il lavoro, i cambiamenti climatici, la crisi, le condizioni di povertà di una gran parte del nostro pianeta.
Certamente non possiamo prendere sulle nostre spalle le sorti del mondo: possiamo insegnare ai bambini a fare ciascuno una piccola parte.
Qualcosa possiamo fare anche noi, affrontando con semplicità questa festa, dando spazio ai sentimenti, al piacere di stare insieme e dando una minore importanza all'aspetto commerciale, facendone un occasione di incontro con le famiglie e con la realtà del nostro territorio: non lasciamoci distrarre dall'età dei nostri alunni un linguaggio semplice, rassicurante è in grado di spiegare tutti gli aspetti di questa festa.

  • Idee per una festa diversa: organizzare un momento di canti e poesie con i nonni. Visitare un ospizio e per un'ora regalare un pò di gioia  con canti e poesie. Preparare delle lettere di solidarietà con i tanti  operai che hanno perso il lavoro (ciascuno nella propria zona ha sicuramente una realtà di quel tipo).


  • Per le feste da organizzare a scuola, una rassegna di canti e poesie è sempre un idea azzeccata. Per chi ha alunni stranieri sarebbe bello inserire anche i canti tradizionali di questi alunni, i canti possono essere interrotti da brevi letture sulle tradizioni di ciascun paese con un'adeguata musica di sottofondo.


  • Una recita a sfondo natalizio potrebbe essere "I racconti accanto al camino", esistono dei finti camini che si possono anche affittare che simulano il fuoco acceso, i bambini possono leggere anche testi preparati da loro sugli argomenti tradizionali del Natale, anche qua si possono inserire canti o brani  di testi teatrali anche senza scenografia come in un teatro moderno. Qualsiasi tipologia di festa si scelga è giusto lasciare poi spazio al clima Natalizio mangiando assieme dei dolci, scambiandosi gli auguri e passando qualche momento in allegria e serenità con bambini e famiglie.


  • Per il lavoretti io vado sulle cose create dai bambini, pertanto spazio alla manualità: il nostro sarà un calendario con ciascun mese dipinto dai bambini con gli acquarelli, ogni mese un soggetto anche di tipo astratto, prima disegniamo alla lavagna poi si prepara il disegno a matita e lo si dipinge. Useremo come base un foglio di album da disegno liscio, messo in verticale cui lasceremo in alto un centimetro per la rilegatura, al centro creeremo il nostro dipinto e sotto lo spazio per incollare i giorni del mese e se ci riusciamo anche una una piccola frase sui mesi, magari scritta collettivamente:




Questo è Gennaio, il primo di dodici. Dopo aver usato per un anno il calendario, resteranno i disegni e dureranno una vita.
Altre idee le trovate a questi link:
Dienneti: speciale natale 2009,
Scuola da colorare regala un interno libretto con storia da leggere e colorare sul Natale,
Sempre scuola da colorare propone una recita in inglese adatta anche a bambini di altre religioni.
SuperNatale.com ancora tante idee, (alcune ancora in allestimento)
Theitaliantaste tante idee per gli addobbi

Altro ancora da realizzare con le mani:
Origami glitter su zakka life
Felt christmas Ornament sempre su zakka life
Creare degli addobbi per l'albero con le cartoline di RootsAndWingsCo ( il bordo all'uncinetto può essere sostituito con del pizzo.
Costruire un calendario dell'avvento di RootsAndWingsCo
Decorare candele natalizie su Buntglas
Un calendario dell'avvento con sorprese e numeri sempre su Buntglas

In questo stesso blog
come fare il presepe
il presepe in miniatura
cartoncini per natale con la cera
creare cartoncini con le forme (stelle, cuori, ecc)
idee per la casa

Per ora è tutto... Buon Lavoro!

Aggiornamento: ultim'ora "Una lanterna natalizia" facile facile da realizzare con il das e un piccolo vasetto su Scuola da Colorare
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venerdì 13 novembre 2009

Poesia: L'attesa di Babbo Natale

Una piccola poesia inedita, dedicata ai bambini e alla attesa di Babbo Natale. Tutti siamo stati bambini e fino ad una certa età (chi più chi meno) abbiamo atteso la sera di Natale con il naso sul vetro verso il buio della notte  finchè il sonno non ha vinto la sua battaglia. Attesa premiata l'indomani mattina con i pacchi sparsi per la cucina già ben riscaldata da genitori premurosi.
Un poesia per tutti, anche per coloro che da bambini sono restati delusi dal Natale e dalle sue tante promesse: poi anni sempre uguali.
Soprattutto una poesia di speranza, le cui attese migliori non sono i regali ma una vita di serenità. Il sonno sereno di un bambino è il regalo più bello per tutti.

L'attesa di Babbo Natale

Un nasino schiacciato sul vetro
al di fuori il vento ed il freddo,
uno sguardo che scruta in attesa
che si sveli la lieta sorpresa,
poi una luce rischiara la sera
è una calda scia luminosa:
il bambino felice sorride
poi il sonno lo avvolge felice.
(Rosalba)



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giovedì 12 novembre 2009

La favola: La cicala e la formica

Le favole di Esopo sono un tipico testo della classe seconda di scuola Primaria, anche perchè oltre che brevi e di comprensione intuitiva, sono impersonate da animali con gli stessi vizi e virtù riconosciute alle persone e questo fa molta presa sui bambini. Si prestano a essere ridotte in sequenze, così da facilitare sia la riduzione che l'espansione del testo. In rete sulle favole c'è parecchio e anche veramente ben fatto.
Non ho trovato versioni ridotte della storia che siano adatte a eseguire  il dettato, che io prediligo ancora perchè mi consente un ripasso giornaliero dei suoni. Oltre ad aver pianificato in un arco di tempo lungo il ripasso delle particolarità ortografiche, tutti i giorni durante la scrittura eseguiamo un ripasso orale dei suoni che incontriamo, facendo lo spelling delle lettere che occorrono per scrivere un determinato suono, o con esercizi veloci alla lavagna.


"The Ant and the Grasshopper", Illustrated by Milo Winter (fonte wikipedia)
Ho scaricato la versione della Cicala e la formica da wikipedia e ne ho fatto una riduzione che ho dettato:


Ho anche dato a ciascun alunno l'illustrazione in alto che illustra efficacemente la favola.
Ho poi utilizzato il materiale che ho trovato nel sito Il mondo della scuola dove in un file pdf si trovano riunite tutte le attività che è possibile fare con il testo: la comprensione, le didascalie e persino le attività di grammatica con i suoni  "chi e che". Avendolo trovato pronto non ne ho predisposto altro.

Sito dove scaricare il file pdf completo dei disegni in sequenza della favola: Il mondo della scuola
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mercoledì 11 novembre 2009

Cittadinanza e Costituzione: ogni spazio ha le sue regole

Nel precedente articolo di Cittadinanza e Costituzione avevamo fatto con gli alunni la distinzione tra spazi pubblici e spazi privati. Per marcare questa distinzione ne abbiamo dato una definizione semplice e accettata da tutti. Per ogni bambino a livello inconsapevole per altri in maniera più esplicita, è chiaro che spazi diversi a volte hanno regole diverse da rispettare. Nel laboratorio che presento oggi, e che io ho già realizzato qualche giorno fa, portiamo i bambini ad evidenziare quali sono le differenti regole che connotano i diversi spazi che egli frequenta.
Partiamo quindi da due tipologie di luoghi: la scuola come spazio pubblico e la casa come spazio privato. Riepiloghiamo le caratteristiche che già avevamo evidenziato in precedenza e conduciamo i bambini con la tecnica del brainstorming (il buttare giù tante idee) a tirare fuori quante più regole è possibile, io ho dato dei semplici post-it, ciascuno ha scritto una o più regole che deve osservare e le abbiamo incollate ciascuna nel proprio spazio alla lavagna così:

Dopo sul quaderno, (io faccio utilizzare un quaderno specifico, ma si possono usare anche delle schede da compilare come questa scaricabile e modificabile su word da sistemare in un raccoglitore), le abbiamo raggruppate per tipologia e le abbiamo scritte in due elenchi separati. Le abbiamo analizzate, scoprendo che molte sono simili e/o uguali e abbiamo scritto la conclusione: spazi diversi hanno regole comuni di comportamento: non fare rumori molesti, riordinare i materiali, evitare giochi pericolosi.
E' meglio analizzare anche altre tipologie di spazio pubblico come il parco, la piazza e la biblioteca perchè ci sono regole che differiscono ed è bene che il bambino colga queste differenze, apparentemente sottili ma sostanziali se riferiti ai comportamenti che si devono adottare per essere adeguati in ogni luogo.

Nel prossimo laboratorio scopriremo chi inventa e chi da queste regole!


Gli altri articoli di Cittadinanza e Costituzione sono consultabili alla voce di lato "Oltre il menù" con il link diretto.
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domenica 8 novembre 2009

Giveaway

Vi invito a partecipare al giveaway della mia amica blogger Sybille, la quale mette in palio un libro che parla di donne o meglio di biografie al femminile leggete nel suo post le regole per partecipare ma affrettatevi perchè occorre lasciare un commento entro il giorno di San Martino. Già anche lei come il Santo della Leggenda intende rallegrare queste grigie e piovose giornate dei viandanti. Cliccate sull'immagine per partecipare sia che siate blogger o semplici lettori

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Per il mio concorso di luglio che finalmente mi decido a chiudere,  invito le  quattro lettrici  rosy del blog In punta di piedi, janas di Con il naso all'insù, Daniela de i mondi dell'Altrodove e manu77 (cui lo consegnerò di persona) ad scrivermi via mail ad alba.rosa61@gmail.com per indicarmi un indirizzo per poter inviare loro il libro che hanno vinto nel mio concorso estivo "Un concorso in una bolla di sapone"
Aspetto vostre mail per effettuare la spedizione.
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Attività: L'estate di San Martino

Per i bambini delle prime classi della scuola Primaria è utile percorrere anche le strade della tradizione, loro in quanto bambini piccoli amano le storie e le leggende. Si tratta in fondo di aderire a saperi tradizionali, che devono far parte del bagaglio culturale dei bambini. Io ho presentato la leggenda di San Martino qualche giorno fa e ha riscosso parecchio successo. Girovangando in rete ho trovato molto materiale, non tutto adatto ai bambini. Ho quindi preparato un testo dimensionandolo anche nel linguaggio alle capacità di comprensione degli alunni. Ho trovato anche dei disegni da colorare come questo, in diversi siti:

questa è tratta dal sito Il potere della fantasia

Per il testo da me rielaborato, principalmente mi sono avvalsa dei contenuti reperibili nei seguenti siti, integrati con alcune informazioni mie:

Ho costruito l'attività nel seguente modo: abbiamo fatto il Dettato, poi a ciascun bambino ho dato una copia del disegno che hanno subito colorato e incollato sul quaderno; una copia cartacea degli approfondmenti, dato che viviamo nella comunità europea trattano delle tradizioni anche di alcuni paesi europei. I bambini hanno eseguito la lettura a casa, poi a scuola ne abbiamo parlato diffusamente cercando le somiglianze tra le tradizioni presenti anche in altre feste. Ad esempio l'usanza dei bambini che vanno nelle case a chiedere dolci e soldi è presente in molti paesi in diverse feste tradizionali. Abbiamo infine fatto un piccolo test per la comprensione.

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venerdì 6 novembre 2009

Attività sulle rime: io detto, tu trovi la rima

Già altre volte abbiamo ribadito che i bambini amano le rime. Abbiamo spesso ricordato come le rime del finale di parola, già nella scuola Infanzia siano propedeutiche alla lettura e alla scrittura in quanto permettono di afferrare le sonorità simili e il loro ritmo. Può accadere che però nonostante si impari a leggere bene e senza difficoltà che non si percepisca subito il suono simile e soprattutto il bambino non riesca ad individuare la porzione simile di parola. Se per la lettura questo non è più necessario in quanto il bambino ha imparato già a leggere, l'apprendimento e la comprensione delle rime servirà poi in futuro a dare vita alle prime composizioni poetiche.
Per rinforzare questa competenza, ho organizzato questa attività intitolata:
Io detto tu trovi la rima
Ho scritto una piccola filastrocca autunnale, cercando rime facili ed intuibili dai bambini e ne ho fatto un dettato, ho dettato fino alla prima strofa chiedendo agli alunni di inserire  la loro parola in rima, che poteva anche non coincidere con la mia filastrocca; ho continuato così fino alla fine della filastrocca:
Filastrocca dell'autunno

La foglia balla balla
si nasconde nella stalla.
Lo scoiattolo furbetto
si nasconde sotto il tetto.
Rondinella tutta nera
vola vola verso sera.
La castagna nel suo riccio
cade a terra in modo spiccio.
Tira un vento birichino
fa volare anche il bambino.
Una nuvola ribelle
guarda e ride a crepapelle.
(Rosalba)

I bambini hanno evidenziato la parola che hanno trovato in maniera da porre l'accento sulla rima. Poi siamo passati alla fase del disegno. Ho abbozzato qualcosa alla lavagna che potesse dare l'idea di come si illustra una filastrocca che contiene diversi argomenti e il disegni sono venuti pressapoco così:

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giovedì 5 novembre 2009

Cittadinanza e Costituzione: laboratorio spazi pubblici e privati

Uno dei primi concetti che è possibile introdurre nel laboratorio e/o nelle attività di Cittadinanza e Costituzione per tutti gli alunni delle classi di scuola Primaria, è la distinzione tra luoghi pubblici e privati. Tramite la solita chiaccherata possiamo fare una sorta di classificazione tra le due tipologie di luogo e schematizzare sul quaderno individuando i luoghi pubblici per eccellenza che i bambini sono abituati a frequentare. I bambini stessi durante il ragionamento espliciteranno che ogni luogo  pubblico ha le sue regole per poter essere usato corretamente da tutti.

Dello spazio pubblico abbiamo poi dato una definizione che soddisfacesse tutti.

Per lo spazio privato il riferimento è obbigatoriamente diretto alla casa, la casa del bambino appunto, quella di altri familiari, di amici e dei compagni. E' sufficente chiedere se in casa loro è possibile entrare liberamente perchè i bambini capiscano che lo spazio privato è gestito in autonomia da chi ci vive che stabilisce chi può entrarvi e ne determina le regole di convivenza:


Anche qua si può cercare assieme una definizione generalizzata della tipologia di spazio.

Il passaggio poi alle regole che caratterizzano questi spazi è breve,  infatti nella fase sucessiva i bambini stessi troveranno quali regole governano l'utilizzo di questi spazi e chi le stabilisce.

:
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Tecnologia: gli oggetti e i loro materiali

Abituati ormai come siamo a oggetti di uso comune, non facciamo caso ai materiali che lo compongono. Faccio un esempio. Quando i giochi per i bambini erano di meno ci si adattava a giocare anche con vecchi oggetti rotti, una vecchia radio da smontare se davvero non era recuperabile, piccoli oggetti da cucina ormai inutilizzabili anche dopo l'ennesima riparazione, mestoli rotti, caffettiere andate in disuso e via dicendo. Era cosi tramite lo smontaggio che ci si rendeva conto cosa tutto poteva stare in uno stesso oggetto. In una radio potevi trovare la plastica, le valvole, pezzi di metallo saldati. Poi sono arrivate le campagne "giocattolo sicuro" (ma i giocattoli sono ormai provenienti tutti dallo stesso mercato estero) e i bambini al massimo smontano piccoli pupazzi. Nessuno darebbe più un vecchio oggetto con cui fare pratica ahimè.

Alla domanda "di quali materiali è composta la finestra" i bambini si guardano sbalorditi; a scuola sono di metallo verniciato, a casa di alluminio colorato, qualcuno le ha di legno altri ancora in plastica (pvc). Trovano difficile dire che se è di legno ha le viti, che i vetri sono di vetro. Non perchè non lo sappiano ma perchè queste sono esperienze che si danno per scontate sul quale non si operano ragionamenti. Eppure ogni materiale assolve diversamente al suo compito ed è questo che dobbiamo far capire ai bambini: i materiali possono convivere in uno stesso oggetto e ciascuno di essi ha un compito specifico. Ecco allora un altro disegno alla lavagna per comprendere di cosa sono fatti oggetti di uso comune:

Quattro caselle con materiali diversamente abbinati che corrispondono ad uno specifico oggetto.
Fate ricopiare sul quaderno e verificate cosa sanno i bambini su come sono fatti questi oggetti. Aiutiamoli nell'osservazione finchè da soli arrivano alla definizione. Ricordiamo che l'ombrello può avere la plastica al posto del legno per non ingenerare confusione.
Nella scheda scaricabile alla fine il bambino può autovalutarsi e capire quanto deve essere "maggiormente osservatore".

Download scheda comprensione gli oggetti e la loro composizione.
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mercoledì 4 novembre 2009

Attività di Tecnologia: i meccanismi e le loro parti

Nell'era della Tecnologia non si può non parlare di tecnologia con gli alunni. Da qualche anno infatti la tecnologia si affianca in maniera compatta alle scienze: non poteva essere altrimenti in quanto la scienza oggi non sarebbe possibile senza la tecnologia. Basta pensaare alle ricerche in campo medico o sulla materia per comprendere che senza l'ausilio di macchine specifiche questa ricerca non avrebbe lo stesso percorso.

La stessa informatica che prima si chiamava tecnologia informatica, inizialmente mirava proprio alla conoscenza della macchina in quanto tale e dei programmi che ne permettevano l'utilizzo: di scrittura, calcolo, disegno, presentazione, pubblicazione e la conservazione dei dati. Oggi questa fase è superata in quanto la massiccia informatizzazione anche a livello familiare fa si che gli alunni pervengano precocemente all'uso del mezzo, infatti dalla tecnologia si è passati alla didattica tramite mezzo informatico. Non a caso gli studenti superano e di parecchio i docenti nella competenza informatica. Ma quella è un altra storia...

L'attività di oggi ci permette di parlare coi bambini di tecnologia e iniziamo coinvolgendoli nell'osservazione di una macchina (congegno) come la bicicletta. Essa va osservata nelle sue parti, e nel suo meccanismo di funzionamento (con la forza impressa dal piede nel pedali le ruote si muovono) richiede inoltre la capacità di stare in equilibrio per chi la adopera.
Introduciamo qualche termine nuovo, spieghiamolo, spieghiamo il funzionamento in maniera semplice e facciamo contemporanemente il lavoro di individuazione delle parti con un disegno alla lavagna in questo modo:

Facciamo ricopiare sul quaderno in maniera che gli alunni si esercitino anche nella riproduzione con il disegno, facciamo scrivere tutte le parti da collegare alla parte corrispondente nel disegno.
Se possibile portate in aula una bici da osservare, vi renderete conto che pur vedendola tutti i giorni i bambni ne scopriranno nuovi e per loro inediti particolari.

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domenica 1 novembre 2009

Wallpapers, sfondi desktop e calendari per Novembre

Eccoci al consueto appuntamento mensile con gli sfondi desktop e wallpaper del sito smashing magazine, bellissimi, stupendi, sobri ed eleganti: gli aggettivi non bastano. Come sempre ogni immagine è proposta in diverse risoluzioni e nel formato con e senza calendario.
Io ho scelto questi tre pensando ai bambini e agli elaborati di arte e immagine. Mi piace pensare che possiamo attingere dalla creatività della rete così ben espressa in questi sfondi. Sono immagini che possono efficacemente accompagnare un testo creativo, una descrizione e dal quale trarre ispirazione per altri disegni.
Entrate attraverso il link e come sempre resterete affascinati da tanta cretività!





Sereno mese di Novembre a tutti!
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