Spesso a sentire le cronache si ha la percezione che tutto il procedere lento del mondo sia orientato al disastro. Non è così e sappiamo perchè: ciò che spaventa fa notizia e ciò che rassicura e incoraggia passa in secondo piano. Non è possibile formare nuove generazioni in grado di cambiare il corso degli eventi se le teniamo ancorate alla paura. Le buone notizie andrebbero divulgate prima di quelle che generano i fantasmi interiori, che frenano la creatività e che minano la fiducia delle persone.
E le buone notizie non sono soltanto quelle del rialzo in borsa o dei progressi della medicina e della ricerca ad esempio. Sono più di tutto le storie di affermazione degli individui e dei gruppi; quelle che incoraggiano positivamente la volontà di riuscire, che stimolano il riscatto e il cambiamento e che diffondono benessere e positività.
Le storie che fanno dire "se ci sono riusciti gli altri ce la posso fare anche io".
Il Consorzio de Sa Corona Arrubia
A questo proposito vorrei far conoscere ai lettori del blog, il Consorzio de Sa Corona Arrubia, una sfida nata nell'aspro territorio di Sardegna oltre vent'anni fa, che ha coinvolto inizialmente quattro paesi della Marmilla, che ora è un consorzio di venti paesi inteso ad offrire al territorio non solo isolano ma anche nazionale e oltre frontiera, un occasione culturale e di turismo etnico.
A questo proposito vorrei far conoscere ai lettori del blog, il Consorzio de Sa Corona Arrubia, una sfida nata nell'aspro territorio di Sardegna oltre vent'anni fa, che ha coinvolto inizialmente quattro paesi della Marmilla, che ora è un consorzio di venti paesi inteso ad offrire al territorio non solo isolano ma anche nazionale e oltre frontiera, un occasione culturale e di turismo etnico.
Il consorzio permette conoscenza del territorio sardo, allestisce mostre provenienti anche da altre realtà museali internazionali, gestisce laboratori didattici e opera in una connessione stretta con il territorio con possibilità di itinerari turistici significativi e indimenticabili. E' immerso in un panorama collinare e paesistico curato e accogliente. In ogni periodo dell'anno si svolgono sagre e feste tradizionali. Una rete di collaborazioni assicura la possibilità di pernottamento in hotel o in Bed and Breakfast. Inutile dire che il cibo risente delle influenze sia del mare vicino sia della nota estrazione agricola e di allevamento del territorio.
Cosa rappresenta il Consorzio
La storia del consorzio è prima di tutto per noi sardi una storia da imitare. Una storia di affermazione, di volontà, di tenacia e di cocciutaggine, un pò come sono gli abitanti di Sardegna ma in positivo...
E' la storia di un ponte verso il futuro perchè la promozione di un territorio passa anche per una parola considerata brutta come "marketing". E' una mentalità imprenditoriale che collega il territorio e le sue risorse per fare "rete", lo fa superando i personalismi e i campanilismi. E' una visione moderna che offre a chi vive in questa terra occasioni culturali impensabili e per chi viene da oltremare la possibilità di conoscere il territorio non in modo folkloristico ma "storicamente autentico".
Il Museo del Territorio
Il museo del territorio, posizionato in un anfiteatro naturale di basalto rosso nel territorio di Sa corona arrubia, è un occasione per apprendere attraverso le diverse mostre sia transitorie sia permanenti; le tre sezioni botanica, faunistica, antropica e non ultimi i laboratori di ricerca sul Dna, tramite l'archeologia molecolare, fruibili dagli alunni di scuola infanzia in su.
Il museo è ben collegato con Cagliari, capoluogo di regione e con l'aereoporto di Elmas. Si trova a circa un ora di macchina dalla Dune di Piscinas, le dune più alte d'Europa, e dalle miniere di Montevecchio visitabili su prenotazione. Da non dimenticare che arrivati a Montevecchio in vista della Costa Verde, si è immersi nell'areale del Cervo Sardo.
Panoramica del museo del territorio (Image of Courtesy Provincia Medio Campidano)
2 riflessioni:
non ho ancora mai visitato la Sradegna...un po' una vergogna, no? ma prima o poi passeremo col nostro camper e terrò presente questo tuo post. ciao
La Sardegna è una regione che si visita benissimo anche con il camper, anzi ritengo sia l'ideale per spostarsi tra spiagge e località interne.
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