Sono giorni di cieli stellati, di sere al fresco, di notti all'aperto e non importa se si sta in città o nei luoghi di vacanza.
E' il periodo per eccellenza di osservazione del cielo legato ad un fenomeno notissimo che è quello delle stelle cadenti.
Conosciuto più per l'aspetto poetico che prevede la possibilità di esprimere un desiderio che di quello prettamente scientifico, questo fenomeno è osservabile ad occhio nudo nel cielo dei giorni a cavallo tra la fine di luglio e la prima decade di agosto.
Anche l'atteggiamento scientifico si apprende e allora senza sfatare alcun mito e infrangere alcun sogno, l'osservazione dello sciame meteorico può essere una buona occasione per capire il fenomeno dal punto di vista fisico.
E' il periodo per eccellenza di osservazione del cielo legato ad un fenomeno notissimo che è quello delle stelle cadenti.
Conosciuto più per l'aspetto poetico che prevede la possibilità di esprimere un desiderio che di quello prettamente scientifico, questo fenomeno è osservabile ad occhio nudo nel cielo dei giorni a cavallo tra la fine di luglio e la prima decade di agosto.
Anche l'atteggiamento scientifico si apprende e allora senza sfatare alcun mito e infrangere alcun sogno, l'osservazione dello sciame meteorico può essere una buona occasione per capire il fenomeno dal punto di vista fisico.
La valenza didattica delle osservazioni
Didatticamente questa operazione ha una rilevante valenza. Imparare e/o cercare fin da piccoli attraverso un ragionamento significa abituarsi a pensare in maniera rigorosa, orientare il pensiero alla scientificità. Persino quando la logica sembra sfuggire. Significa superare l'aspetto magico e supertizioso sostenuto ancora da tanta informazione.
E' l'atteggiamento dello scienziato, in questo caso anche del piccolo osservatore, che prudentemente cerca una spiegazione non fermandosi all'apparenza. Questo non toglie nulla alla magia (intesa come bellezza) dei fenomeni naturali, semmai gli restituisce l'appartenenza alle cose di questo mondo, sfoltendo l'aura supertiziosa che circonda ancora tanti fenomeni che la fisica ha già efficacemente spiegato o che tenta di spiegare.
Le meteore
Così si chiamano le stelle cadenti, che in realtà stelle non sono. Sono piccoli corpi che colpiscono gli strati più alti dell’atmosfera, cioè l'involucro di gas che riveste il nostro pianeta, bruciando e producendo la scia luminosa visibile dal basso. Sono conosciute anche con il nome di Perseidi, pioggia meteorica o sciame meteorico
Di cosa sono fatte le meteore
Questi corpi, la cui grandezza va da alcune decine di centimetri sino al metro o poco più, sono fatti principalmente di materiali ferrosi, rocce e ghiaccio. Le meteore penetrano nell’atmosfera terrestre, con velocità compresa tra 11 e 73 km al secondo, diventano visibili quando raggiungono 90/100 km di distanza da noi.
Nell'impatto con l'atmosfera si innescano dei meccanismi che producono alte temperature, i materiali si incendiano fino ad esaurirsi producendo la ben nota scia che noi vediamo guardando da terra.
Quando una meteora riesce a sopravvivere e non bruciare del tutto nel passaggio in atmosfera, diventa meteorite, la velocità con cui arriva a terra e la sua grandezza possono causare crateri (buche) di diverse dimensioni.
L'osservazione
Nell'osservazione delle stelle cadenti ciò che occorre di più è una buona vista perchè ciò che rende ancora più spettacolare questo fenomeno naturale è la visione con i propri occhi.
Per quante volte si potrà assistere ogni volta sarà uno spettacolo del tutto diverso, ogni meteora non è mai uguale all'altra, nè per la direzione, nè per la dimensione o il colore. Il fenomeno non accade in maniera sparsa nel cielo, ma occorre individuare il punto preciso, una volta individuata la prima occorre avere almeno un'ora a disposizione per capire se stiamo assistendo ad un evento isolato o ad una vera e propria pioggia meteorica.
Per una buona osservazione è necessario portarsi lontano da fonti luminose, cercare quanto occorre, mettersi in una posizione comoda, non farsi distrarre da altri eventi, un cielo libero da ostacoli, nubi alberi o cavi aerei.
Rilevazione dei dati
Un attività osservativa che abbia un semplice criterio scientifico, prevede inanzitutto il conteggio delle meteore, con la relativa annotazione dell'inizio, della fine e delle interruzioni del fenomeno, qui ho predisposto una pagina dove trascrivere i dati: ora inizio, ora fine, interruzioni, il numero progressivo, il colore e la direzione, trattandosi di osservazione con i bambini piccoli è sufficiente con una bussola prendere un riferimento della posizione a terra. E' bene anche segnare le condizioni del cielo.
Man mano che si diventa abili nelle osservazioni si può procedere come spiega il sito MyStars, da cui ho tratto queste spiegazioni semplificandole per i più piccini, con rilevazioni più approfondite aiutandosi con le mappe stellari.
Il video della Nasa, Jet Propulsion Laboratory illustra efficacemente cosa accade:
Di cosa sono fatte le meteore
Questi corpi, la cui grandezza va da alcune decine di centimetri sino al metro o poco più, sono fatti principalmente di materiali ferrosi, rocce e ghiaccio. Le meteore penetrano nell’atmosfera terrestre, con velocità compresa tra 11 e 73 km al secondo, diventano visibili quando raggiungono 90/100 km di distanza da noi.
Nell'impatto con l'atmosfera si innescano dei meccanismi che producono alte temperature, i materiali si incendiano fino ad esaurirsi producendo la ben nota scia che noi vediamo guardando da terra.
Quando una meteora riesce a sopravvivere e non bruciare del tutto nel passaggio in atmosfera, diventa meteorite, la velocità con cui arriva a terra e la sua grandezza possono causare crateri (buche) di diverse dimensioni.
L'osservazione
Nell'osservazione delle stelle cadenti ciò che occorre di più è una buona vista perchè ciò che rende ancora più spettacolare questo fenomeno naturale è la visione con i propri occhi.
Per quante volte si potrà assistere ogni volta sarà uno spettacolo del tutto diverso, ogni meteora non è mai uguale all'altra, nè per la direzione, nè per la dimensione o il colore. Il fenomeno non accade in maniera sparsa nel cielo, ma occorre individuare il punto preciso, una volta individuata la prima occorre avere almeno un'ora a disposizione per capire se stiamo assistendo ad un evento isolato o ad una vera e propria pioggia meteorica.
Per una buona osservazione è necessario portarsi lontano da fonti luminose, cercare quanto occorre, mettersi in una posizione comoda, non farsi distrarre da altri eventi, un cielo libero da ostacoli, nubi alberi o cavi aerei.
Rilevazione dei dati
Un attività osservativa che abbia un semplice criterio scientifico, prevede inanzitutto il conteggio delle meteore, con la relativa annotazione dell'inizio, della fine e delle interruzioni del fenomeno, qui ho predisposto una pagina dove trascrivere i dati: ora inizio, ora fine, interruzioni, il numero progressivo, il colore e la direzione, trattandosi di osservazione con i bambini piccoli è sufficiente con una bussola prendere un riferimento della posizione a terra. E' bene anche segnare le condizioni del cielo.
Man mano che si diventa abili nelle osservazioni si può procedere come spiega il sito MyStars, da cui ho tratto queste spiegazioni semplificandole per i più piccini, con rilevazioni più approfondite aiutandosi con le mappe stellari.
Il video della Nasa, Jet Propulsion Laboratory illustra efficacemente cosa accade:
Fonti:
Mystars (cui va un doveroso ringraziamento)
Mystars (cui va un doveroso ringraziamento)
0 riflessioni:
Posta un commento