Se fate questo esperimento con gli alunni sia di scuola Infanzia che di scuola Primaria, chiamate ogni cosa con il suo nome. Non si tratta di un semplice impasto da dare ai bambini. Si tratta di una materia la cui sperimentazione può originare una serie di riflessioni concatenate, che rischiano di disperdersi semplificando troppo. Anche ai bambini piccoli spieghiamo che si chiama fluido non newtoniano, dicendo semplicemente che segue leggi diverse rispetto ai liquidi e ai solidi che conosciamo. Facciamo riferimento all'acqua ad esempio, che si presenta nei tre stati della materia: liquido, gassoso e solido.
Materiali e strumenti:
• - Una parte di acqua
• - Un cucchiaio
• - Una ciotola
Procedura sperimentale:
- Versare l’amido nella ciotola
- Aggiungere l’acqua
- Mescolare con pazienza
- Se è liquido, aggiungere altro amido di mais
Il fluido è pronto quando toccandolo delicatamente con le mani vi sembra liquido e prendendone un po’ in mano con decisione diventa solido.
Quello che avete appena costruito è un esempio, non tossico e adatto ai bambini, di fluido non newtoniano chiamato anche fluido dilatante. L'applicazione di una forza, per esempio stendendo la superficie con un dito o capovolgendo rapidamente il contenitore in cui è posto, induce il fluido a comportarsi come un solido più che come un liquido. Applicando forze più deboli, come il lento inserimento di un cucchiaio nel fluido, lo manterrà nel suo stato liquido. Una persona che si muova velocemente e che applichi una forza sufficiente con i piedi, può letteralmente camminare sopra un tale liquido, se ne preparassimo in quantità sufficiente. (Fonte Wikipedia)
Qualche esempio
Ad esempio sono fluidi pseudoplastici alcune vernici: sono fluide finché vengono applicata con il pennello o a spruzzo ma diventa molto più viscosa e "non cola" quando la sollecitazione cessa.
Altri esempi molto comuni di fluidi non newtoniani sono rappresentati dal sangue, dall'asfalto, dal dentifricio.
Sono sostanze polimeriche materiali artificiali come la plastica, ma anche materiali naturali come il lino o il cotone.
7 riflessioni:
che bello!! più volte mi son riproposta di provare questo esperimento ma la pigrizia... prometto che lo proverò al più presto.
Non ho dimenticato di averti promesso il titolo di un libro di esperimenti, anche quello arriverà. in questo periodo ho solo il tempo di respirare...
a presto
chiara
a conferma del fatto che son sempre di corsa, stavo dimenticando di farti i complimenti per l'idea di creare un filmato con istruzioni e video dell'esperimento. Brava!
buon fine settimana
Chiara
Chiara grazie a te, è stato divertente anche per me realizzare questa attività, ma credo che si capisca anche dal video, si sono divertiti. Speriamo ci riprovino a casa!
Un caro saluto e grazie
Un'ottima attività, Rosalba, e ben documentata.
Avevo letto il post appena pubblicato, ma la mancanza cronica di tempo...
Un abbraccio e a presto.
annarita
Grazie Annarita per i bambini è stato anche un gran divertimento! Ci vorrebbe più tempo per dedicarsi a tutto, ma non è possibile.E non ce ne preoccupiamo.
Un abbraccio
Ciao mi chiamo Laura, insegno chimica in una scuola superiore, abbiamo proposto questo esperimento ai nostri ragazzi e non pensavo proprio che avrei potuto mostrarlo anche a mio figlio. Ci provo e racconterò i risultati sul mio blog. Ho scoperto il tuo blog frugando su wikio e l'ho trovato fantastico. Complimenti ti leggerò spesso. Buona domenica
Ciao Laura e bentrovata, tantissimi degli esperimenti che vengono fatti nei laboratori delle scuola superiori, purchè fatti con materiali poveri e facilmente reperibili, si possono riproporre in aula con i bambini, avendo principalmente cura di proporli attraverso il metodo scientifico e poi con il linguaggio adatto, che pure non snaturi l'esperienza sperimentale.
Grazie e a presto allora!
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