di Maestra Rosalba

domenica 10 ottobre 2010

La Ri-negoziazione Delle Regole In Classe Terza Primaria

I bambini delle prime due classi di scuola Primaria, mantengono ancora quell'aura infantile e tenera tale da rendere le classi, in assenza di altre problematiche abbastanza gestibili dal punto di vista della tempistica delle attività didattiche. In breve diciamo che si riesce a riportare con facilità il clima adatto alla conversazione ogniqualvolta lo si spezza per un commento o una battuta. Ovviamente i tempi non sono così marcati, si tratta per facilità di scrittura di generalizzazioni.

In classe terza le cose cambiano
In classe terza le cose cambiano e il cambiamento si fa sentire. Provate a spezzare le attività con una battuta, non riuscirete a riprendere il filo del discorso finchè ciascuno non avrà detto la sua. Provate a chiedere di intervenire l'affastellamento delle voci sommergerà il tentativo di dare il via ordinato alla conversazione. I bambini sono molto più esuberanti, ed è più diffusa la voglia di comunicare e dire la propria. Ed è diverso alche il livello di riflessione dei bambini, perchè alcuni freni che inibivano la comunicazione sono un pò caduti o se vogliamo fa parte dell'età. Si diventa in realtà più esuberanti.

Altri fattori che influenzano
Certamente poi ci sono altri fattori d'influenza. Sono quelli relativi alle impostazioni metodologiche che gli insegnanti hanno scelto: il clima nella classe che lavora con la didattica laboratoriale è diverso da quello che ha scelto il metodo classico del sapere esperto. In entrambi i casi anche se per motivi diametralmente opposti può essere che si creino spesso situazioni come quelle descritte sopra. Sia un eccesso di disciplina che la disciplina allentata hanno il loro prezzo.

Le strategie
Per fortuna ci sono le strategie per aiutare gli alunni nel controllo della propria emotività ed esuberanza, assieme alla comprensione che si tratta di un fatto necessario per il  buon andamento della classe intera.
Se avete già in precedenza negoziato le regole della classe, in terza è proprio arrivato il momento di rinnovare il patto su come è possibile un interazione corretta, che non limitando lo spazio espressivo individuale, consenta allo stesso modo un lavoro regolare del gruppo.

Ecco allora un testo, che io ho proposto così ho dettato la prima parte di ogni indicazione e gli alunni trovavano il finale. In rosso la parte finale della frase aggiunta dai bambini.
I consigli per...
  1. Per essere ben svegli la mattina occorre andare a letto presto la sera.
  2. Per essere forte, allegro e con la mente sveglia devo fare una buona colazione.
  3. La sera, prima di andare a dormire devo preparare lo zaino.
  4. A scuola mi siedo bene, non mi faccio distrarre da nulla e ascolto con attenzione.
  5. Cerco di impegnarmi al massimo durante le attività.
  6. Quando devo intervenire alzo  la mano e aspetto il mio turno.
  7. Durante la ricreazione mi posso muovere liberamente senza correre, scambio due chiacchere con i compagni senza alzare la voce.   
  8. Mi impegno a non litigare con i compagni, non offendere e non usare le mani
Rappresentiamo per immagini le diverse situazioni,
Conclusione
Ovviamente il discorso non si esaurisce così, integriamo con i rinforzi visivi compreso il valorizzare i disegni inserendoli nei cartelli  realizzati dagli stessi alunni anche al computer, plastificati e distribuiti nelle pareti.
Queste attività sono sempre un investimento e rientrano in Costituzione e Cittadinanza, Italiano o Educazione alla Salute. Chiamiamo ogni bambino alla responsabilità del buon andamento della classe, facciamogli  individuare quali sono i comportamenti da tenere, saranno poi loro stessi a far notare ai compagni che esagerano, che occorre fare un passo indietro. E posso assicurare che succede. Infine quando è il gruppo a non tollerare certi comportamenti questi si estinguono.


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4 riflessioni:

elisa il 11 ottobre 2010 alle ore 20:05 ha detto...

cuiono ..rosy...che fatica io ...invece
un caro saluto

Rosalba il 13 ottobre 2010 alle ore 06:50 ha detto...

Elisa io la prima me la sono dimenticata, e come dicevo anche all'amica Lella, deve essere traumatico anche per la mestra ricominciare con i piccoli, almeno fino a renderli autonomi. Credo che la vera fatica sia riadattarsi, con il tempo noi maestre siamo meno flessibili e si allungano le distanze tra noi e i bambini.
Speriamo di cavarcela!

Un saluto

lella il 13 ottobre 2010 alle ore 22:49 ha detto...

Cara Rosalba
io sto continuando a negoziare.....
ma è dura!!!
mamma mia che tipini!Tanti in gamba,molto vivaci ma perspicaci,
altri segnalati e tanti stranieri senza alcuna padromanza della lingua italiana.
Sono sfinita e siamo solo all'inizio.
Ti seguo sempre ma ho pochissimo tempo da dedicare alle mie passioni,computer compreso.
un abbraccio
Lella

Rosalba il 14 ottobre 2010 alle ore 22:26 ha detto...

Lella eh il lavoro più duro è il primo anno, sono davvero piccini, ci vuole tutta la nostra anima. Un grande abbraccio!!

 

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