Noi maestre si sa siamo contro la copiatura dal compagno e di motivi per esserlo ne abbiamo diversi. Uno dei primi è quello di volerci rendere conto di cosa esattamente un alunno è capace di fare senza lasciarsi influenzare da ciò che producono i compagni.
Perchè quando i bambini copiano, insieme al contenuto spesso si portano dietro gli errori sia ortografici che di esposizione. Insomma con questo voglio dire: che un atto di furbizia, a volte perfino sinonimo di "sapersela cavare" nella scuola Primaria ha le sue consenguenze e si scopre subito. Per quanto sia anche vero in parte che si impara perfino copiando.
Poi gli alunni crescono diventano studenti e... beh ci siamo passati tutti e lo sappiamo, le tecniche sono svariate e fino ad un certo momento c'è perfino qualcosa di romantico in questo copiare.
Fino ad un certo momento. Superati i fogliettini nascosti ovunque, ora si usano i telefonini, e copiare attraverso un telefonino già è diverso che sbirciare dal compagno, il primo è un copia e incolla il secondo è un aiutino perchè se il compito risulta uguale a quello del compagno ti sei fregato con le tue mani.
Poi gli studenti (ma anche quelli che studenti lo sono stati da un pezzo) diventano blogger (pure giornalisti) e quando si è blogger possono succedere cose come quelle che racconta Popinga in un delizioso saggio sul plagio.
Ecco vorrei dire che si copia sempre ad ogni età, cambiano solo gli obiettivi. Un bambino e uno studente pur facendo qualcosa di non del tutto corretto copiano ancora per necessità, ma i blogger (e i giornalisti) non dovrebbero averne bisogno.
Post ispirato da numerosissimi altri post, anche di giornali a tiratura elevata, dove si parla di copiatura.
Disegno da www.zoomingin.net
6 riflessioni:
La copiatura fatta con intelligenza può essere persino un fattore di crescita, ma capita di rado. Talvolta ho assegnato dei compiti in classe di scienze con la possibilità di consultare il libro di testo. Alcuni hanno tratto giovamento dalla concessione, la maggior parte ha dimostrato ancor di più le proprie lacune. Si può scrivere una frase talmente corretta da non reggere il confronto semantico e stlistico con il resto dell'elaborato e denunciare la propria impreparazione, o pigrizia. Lo stesso fanno certi blogger.
Cara Rosalba, mi diceva un vecchio medico
" Carissima Rosaria, deve sapere che tutti scopiazziamo l'uno dall'altro.
Pittori,giornalisti, scrittori e gente comune, anche l'idea di un altro la facciamo nostra, solo che quest'ultima è meno visibile, perchè non lascia traccia di scritto. Alludeva alle idee comune".
Quante volte, imitiamo atteggiamenti e modi di fare di altri? Perchè ci piacciono?
Tante volte e questo certamente è un punto di crescita, sempre se le idee sono buone.
Una sera stavo leggendo un libro e trovai una frase uguale letta in un altro libro.
Ricordo perfettamente quella sera, perchè mi rivolsi ad Angelo
Angelo anche gli scrittori si copiano? Capi che aveva ragione il vecchio medico.
Tra i blogger c'è questa copiatura e me ne sono resa conto personalmente.
Citare la fonte non diminuisce certamente il resto di quello che si è scritto anzi credo che lo rafforzi
Copiare a scuola, questo è stato un po' cosa che è appartenuta a tanti, anche perchè la scuola da il voto e forse una giustificazione c'è, anche se poi non è bello, perchè cosi facendo non si impara mai.
Un bacione ciao cara Rosalba
Pop oggi ho fatto un lavoro basato sull'immaginario, con divieto assoluto di copiare, perchè mi interessava conoscere proprio la capacità immaginativa. E' sempre migliore quando ti sforzi di trovare la soluzione da solo, anche nei bambini.
Uno studente può prendere un'ispirazione, un'idea, se riesce a rielaborarla ha creato qualcosa di originale (ma solo se di fondo lo studio), se la riporta pari pari ha copiato. Questo è il probloema di tanti, troppi blogger: l'incapacità di generare novità ed idee nuove. Anche leggendo gli altri.
Rosaria il tuo medico era saggio, distingueva da i replicanti e chi le idee si sforza di renderle personali ed originali.
E così va anche tra blogger, da cosa nasce cosa o copiatura: a noi la scelta.
Un abbraccio grande e un bacino
Avevo una bimba lo scorso anno in quinta che avrebbe meritato il premio plagio.
Era veramente in gamba,ma le piaceva giocare.
Sfruttava tutte le sue capacità nell'allungare lo sguardo passando fra i banchi, con la scusa di andare a gettare qualcosa nel cestino, o ascoltando i suggerimenti che le insegnanti davano ad alta voce ai compagni.
Il risultato era ovviamente un collage senza senso ma ogni volta ci veniva da ridere per la sua immensa capacità di vivere di rendita.
un abbraccio
Lella
Già Lella sono i casi tipici per il quale però prima o poi casca l'asino come si suole dire. Questi alunni messi di fronte alla generazione di un elaborato da soli spesso falliscono, e se alla Primaria zoppicano più in là si fermeranno.
Un bacione
Posta un commento