Il tema proposto era quello della matofobia, e la rete ha risposto con una una mole di interventi notevole, molti dei quali intendono fornire chiavi di lettura di uno dei problemi più sentiti della scuola italiana: la paura della matematica, che ha radici precoci come ho evidenziato anche qui.
E su Matematicamente della Prof. e amica Annarita Ruberto che ha ospitato l'edizione numero 32 del Carnevale della matematica si possono leggere oltre ai contenuti specifici, il tentativo della rete di "raccontare" la matematica oltre lo scolasticismo, che si è rivelato piuttosto rigido producendo le ben note distorsioni nell'apprendimento.
E anche Annarita ci racconta e si racconta quale ex alunna "matofobica":
Perché si ha paura della matematica? E’ l’interrogativo al quale hanno provato a rispondere i contributi di diversi insegnanti che hanno raccolto l’invito. Punti di vista condivisibili, cui si aggiungono anche quelli dei diretti interessati: gli studenti. Avrete modo di acquisirli dalla lettura degli articoli proposti. Prima, vorrei provare ad esplicitare il mio pensiero al riguardo, basato sia sull’esperienza di docente che sull’esperienza di ex alunna ex matofoba!Sì, avete compreso bene: anch’io sono stata vittima, per un lungo periodo, di questa paura: un male subdolo e devastante che mina alle radici la sicurezza dei discenti nelle proprie capacità cognitive.
2 riflessioni:
Cara Rosalba, Il Carnevale della Matematica veramente
è stupendo, ma Annarita è bravissima.
Ho letto il tuo contributo
complimenti alla mia maestra.
Ho disertato un po' il tuo blog ma non e stato per trascuratezza nei tuoi riguardi, questo no.
Un bacino come dici tu.
PS oggi parto verso le sei di pomeriggio, per Roma, dovrei ritornare domani sera, sempre se non ci sono intoppi.Ciao
Ri-bacino.
Rosy sono assolutamente d'accordo e l'ho scritto sul blog di Annarita.
Anche io sono molto indaffarata in questo periodo, la scuola mi sta impegnando parecchio anche con cose da concludere a casa. Poi durante le vacanze spero di riposarmi.
Aspetto con ansia il sedici sera allora. C'è tanto freddo Rosy, riguardati.
Un abbraccio caloroso e un bacino
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