di Maestra Rosalba

martedì 15 marzo 2011

Bambini, terremoti e informazione

Ad ogni evento sulla terra si accompagnano giorni febbrili. Un mole enorme d'informazione in parte cercata e in parte subita ci si riversa addosso, nel tentativo di dare spiegazione ai fatti, di ipotizzare scenari futuri. Siamo adulti e poco male o ce ne facciamo travolgere, o operiamo un filtro cercando di discernere le informazioni dalle opinioni. Le prime dovrebbero essere il racconto dei fatti al netto delle seconde e le seconde non dovrebbero avere a che fare con le prime. La prima prassi dovrebbe essere dichiarare quali sono i fatti e quali sono le opinioni.


Bambini e notizie
Se poi parliamo di bambini e informazione le cose si complicano assai. Se già è difficile per un adulto discernere e comprendere, figuriamoci per un bambino, sia che ascolti la notizia di prima mano sia che la ascolti riferita dagli adulti. In entrambi i casi  lasciano nei bambini solo sgomento e paura. Diciamolo chiaro i bambini non hanno armi per razionalizzare, per farsi una ragione della realtà delle cose.  Quando ne parlano, riferiscono contenuti generici e usano la fatidica frase "hanno detto che", il riferimento è spesso alle cose sentite dalla televisione e poi argomentate a casa.
Quello che mi è venuto da pensare, in questi giorni, giorni in cui si rincorrono le immagini e le informazioni sono spesso smentite da quelle successive, è che ai bambini spesso non spieghiamo e li rileghiamo al margine di quella frase "hanno detto che", spesso non per la volontà di omettere ma perchè i fatti sono complessi e nemmeno facilmente spiegabili ai bambini.

Spiegare è capire
Eppure è proprio ai bambini che è necessario spiegare, perché spiegare significa rassicurare. Certamente per spiegare occorre un punto di vista alternativo a quelli indicati. quelli dell'approssimazione mediatica e del sensazionalismo. Il punto di vista è quello della descrizione degli eventi, compresi quelli naturali per come si svolgono, il punto di vista obiettivo della scienza che racconta e descrive i fenomeni è quello più adatto per far si che i bambini capiscano. E attraverso la scienza che scopriamo in realtà, che le probabilità che la stessa cosa accada nella nostra vita sono assai basse. E questo quando dobbiamo rassicurare.

Certo ai bambini è difficile raccontare oggi che dobbiamo ancora avere fiducia nelle capacità umane, considerata l'irresponsabilità delle classi dirigenti, irresponsabilità equamente divise al mondo. Quindi dobbiamo avere fiducia nella  nostra stessa capacità di cambiare le cose.

Ci sono cose che possiamo cambiare e forze che non possiamo dominare
Ecco io oggi mi sono preparata un file con un po' d'immagini, ho spiegato ai bambini cosa è un terremoto, cosa è un maremoto e alla fine abbiamo parlato di centrali nucleari. Ho anche spiegato che l'uomo a volte fa anche bene, ma nonostante gli sforzi la natura fa come vuole lei. L'uomo ha imparato a fare tante cose ma i terremoti non si possono fermare, né i maremoti e neppure il vento o l'uragano. Ma questa non è una sconfitta umana, semplicemente abitiamo una pianeta vivo del quale siamo una parte. Possiamo solo cercare di fare il meglio possibile per tenerlo vivo e preservarlo per chi verrà in futuro. L'importante è che facciamo scelte responsabili e consapevoli. Molte di queste scelte le dovrete fare anche voi, perché  noi adulti e anche voi bambini, tutti siamo tutti chiamati a conservare questo pianeta. E mi hanno guardato con un sorrisino pensando ai grandi rettili che un giorno si sono estinti. Ma noi siamo più intelligenti. Forse (ma questo l'ho solo pensato).

Spiegare il terremoto ai bambini


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6 riflessioni:

LOLA il 16 marzo 2011 alle ore 11:29 ha detto...

io ci provo ...
grazie come sempre!

Rosalba il 17 marzo 2011 alle ore 13:20 ha detto...

Adriana grazie!

anna il 19 marzo 2011 alle ore 18:38 ha detto...

hai ragione!!!!!! soprattutto condivido quando dici che i bambini devono essere informati.
Dopo le spiegazioni , sicuramente un po' edulcorate, sugli ultimi fatti accaduti, abbiamo fatto un TG per sdrammatizzare il momento difficile da comprendere soprattutto per bimbi piccoli. I miei hanno due anni e quattro anni e mezzo.
Ci siamo fatti un nostro TG, il TG delle belle notizie.

Rosalba il 24 marzo 2011 alle ore 15:14 ha detto...

Anna hai fato bene a fare quel gioco con i tuoi bimbi. Ricordo quando la mia era piccola che facevamo un sacco di pasticci e di giochi. E la tv stava sempre spenta, se avessi avuto un blog allora lo avrei riempito delle mille cose che io e la bimba si inventava insieme!

FRANCESCA EQUAZIONI il 30 maggio 2012 alle ore 12:57 ha detto...

grazie per la condivisione!
mmmm....non mi apre il pdf... :(

Rosalba il 30 maggio 2012 alle ore 13:53 ha detto...

Ho controllato e funziona, se non lo apri scrivimi via mail te lo spedisco nel giro di qualche minuto :-)

 

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