Don Francesco Maria Giua è il titolo del libro di Lorenzo Di Biase, vicepresidente dell'A.N.P.P.I.A. Sardegna, l'associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti, che racconta la vicenda umana e religiosa dell'unico prete sardo, nativo di Benetutti, confinato dal regime fascista perchè osò durante l'omelia domenicale del 28 maggio 1940, dichiarare gli orrori della guerra schierarsi a favore della pace.
Un solerte parrocchiano si prese l'onere di segnalarlo ai Reali Carabinieri di Ozieri, i quali fecero immediato rapporto alle competenti autorità. Il giovane prete fu destinato al confino a Pisticci in provincia di Matera.
Il volume racconta la vicenda attraverso l'analisi della documentazione in possesso dell'archivio Centrale di Stato a Roma.
Mi piace riportare quanto scritto in Prefazione al libro da Carlo Dore presidente dell'A.N.P.P.I.A. Sardegna:
"Quella di Don Giua è la figura esemplare di un uomo coraggioso che contrariamente a quanto hanno fatto in passato e continuano a fare anche al giorno d'oggi, tanti esponenti della Chiesa, ed in particolare importanti prelati, non aveva "peli sulla lingua" e non era schiavo del potere, ma riteneva suo dovere orientare i fedeli verso il bene comune mettendoli in guardia contro i "falsi profeti" anche a costo di subirne personalmente le conseguenze, come difatti avvenne."
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