I gusci d'uovo così perfetti nella loro forma, ma anche così adatti alle trasformazioni. E ognuno ci può vedere ciò che vuole: dolci pecorelle, occhiute civette, ma anche cani, gatti, topini, maialini.
L'uovo così simbolico, cosi carico di vita, vive e rivive anche dopo vuotato del suo nutriente contenuto, per dare forma a piccoli oggetti, carichi di significato e dal genuino gusto "handmade": realizzato con le nostre mani e soprattutto naturale.
Con pochi gesti il guscio si trasforma e la soddisfazione è vedere l'esplosione di gioia dei bambini e lo stupore degli adulti. Con pochi e semplici materiali le mani trasformano una delle forme più belle al mondo.
Io li realizzo e poi li porto a scuola e alla mattina, appena arrivano, presento ai bambini un nuovo amico. Mi piace spargere piccoli semi di creatività. Creare con le mani e riusare è un gesto arcaico, credo uno dei più antichi. Non è un fatto di necessità no, è un bisogno profondo dell'io, qualcosa connaturato con la natura umana e che l'idea tutta moderna del tutto pronto e fatto in serie sta lentamente ma inesorabilmente rimuovendo.
Insegnare a creare con le mani
Ecco un altro compito della scuola fondamentalmente non rinviabile: mantenere il gusto per la creazione manuale e per il riutilizzo. E' anche attraverso la creazione di piccoli oggetti che si manifesta la personalità del bambini. Creativo per eccellenza fin dalla nascita, il bambino è vittima dei nostri divieti e del nostro imperativo categorico a non sporcare, il nostro indirizzare verso le tecnologie e tutto ciò che non comporta trasformazioni di materiali e manualità.
E a volte un'oggetto, una realizzazione fantasiosa rappresentano uno spunto sufficiente per i bambini per provare da soli a costruire qualcosa. E i bambini non vedono l'ora di "menare le mani" per dare dimostrazione delle loro abilità.
Eccola una dolce pecorella:
Una civetta dallo sguardo attento:
Pecorella:
- Un guscio d'uovo vuoto, lavato e asciutto dentro e fuori,
- pannolenci bianco,
- lana giallina o bianca,
- per le zampe piccoli pezzi di legno leggero, io ho usato dei tralci di potatura di vite preparati a misura (circa 2 cm), cavi e leggeri e facili da tagliare,
- colla a caldo,
- attaccatutto,
- un pennarello indelebile.
Esecuzione
Forare l'uovo da entrambe le parti e soffiare forte su un piatto per recuperare il contenuto. Lavare in acqua corrente e riporre ad asciugare per qualche tempo. Tagliare a misura i legnetti per le zampette e fissarli con la colla a caldo. Tagliare la lana a piccoli pezzi. Ricavare dal pannolenci due triangolini e un striscia per la coda. Fissarli come da foto sopra. Cospargere pian piano l'uovo di attaccatutto e fissare i pezzetti di lana. Lasciare libero il muso, infine disegnare gli occhietti.
Civetta
- Un guscio d'uovo vuoto, lavato e asciutto dentro e fuori,
- pannolenci bianco e giallo,
- cartoncino (io ho riciclato la confezione di un pacco di pasta vuoto),
- colla a caldo,
- attaccatutto,
- un pennarello indelebile.
Esecuzione
Procedere con la pulitura del guscio come sopra. Ritagliare una sagoma di cartone per le zampe sagomarci sopra il pannolenci giallo (come da foto sotto). Incollare i pezzi. Quando sono asciutti fissare l'uovo sopra con abbondante colla o con la colla a caldo. Procedere con la realizzazione delle ali doppiando il pannolenci bianco e sagomando due forme allungate. Incollare. Ricavare due cerchietti di pannolenci bianco e due molto più piccoli di pannolenci giallo. Incollarli all'uovo. Realizzare il becco giallo e incollarlo. Incollare due triangolini bianchi per le orecchie. Infine disegnare gli occhi sul pallino giallo.
4 riflessioni:
che meraviglia!!!
carinissimi ...ma quest'anno credo che opterò per il bigliettino ..il tempo che ho è poco e lavoro sempre da sola ...non ce la farò...a fare grandi cose
..grazie per le idee che divulghi ..un caro saluto
grazie mammachegiochi!
Elisa noi cestino di carta e bigliettino, abbiamo messo in cantiere queste due cosine!
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