Durante l'analisi dell'aspetto morfologico della nostra lingua incontriamo gli avverbi. Non in tutti i testi è consigliata l'introduzione di questa parte del discorso nella classe terza di scuola Primaria.
Osservando la quantità di grammatica che occorre affrontare in quarta è meglio mettersi avanti nel lavoro e inziare la spiegazione degli avverbi già in terza per poter poi riprendere l'argomento in maniera approfondita e articolata durante il quarto anno.
Osservando la quantità di grammatica che occorre affrontare in quarta è meglio mettersi avanti nel lavoro e inziare la spiegazione degli avverbi già in terza per poter poi riprendere l'argomento in maniera approfondita e articolata durante il quarto anno.
Man mano che si va avanti nelle classi quarta e quinta, la grammatica si complica e questo coincide anche con un aumento di altri interessi da parte dei bambini. E questo non facilita.
Sollecitiamo gli alunni con un racconto vivace, con esempi aderenti, comprensibili ed esercizi/gioco da fare alla lavagna. Ricordiamo che ai bambini piace molto quando percepiscono l'aspetto pratico dell'utilizzo della lingua italiana. Di solito intuiscono molto bene quando gli si rende chiara l'applicazione delle regole, che utilizzano senza sapere, comunicando quotidianamente. Domande del tipo "perchè si dice così e non così" li divertono e interessano.
Proposta didattica
L'attività si può iniziare partendo dalle loro conoscenze. In questo caso, essendo l'avverbio correlato al verbo, si potrà partire da un verbo e fargli attribuire una caratteristica.
L'attività si può iniziare partendo dalle loro conoscenze. In questo caso, essendo l'avverbio correlato al verbo, si potrà partire da un verbo e fargli attribuire una caratteristica.
Prendiamo il verbo giocare:
Il bambino gioca...
come gioca il bambino? Se nessuno ci arriva aiutiamo fino a pervenire alla risposta, che può essere allegramente, vivacemente ecc.
A questo punto possiamo introdurre una prima di spiegazione di cosa è l'avverbio, stimolando i bambini fino a dire che l'avverbio aiuta il verbo, cioè definisce come è.
Assicurandosi che abbiano compreso la funzione dell'avverbio si può passare a scrivere, fissare una regola:
"Gli avverbi sono una parte fissa del discorso che si accompagna ai verbi per specificare come sono".
Occorre spiegare cosa è una parte fissa del discorso, cioè parole che utilizziamo indifferentemente rispetto al numero e al genere senza che la parola stessa debba modificarsi.
Si può procedere con degli esercizi.
Es. Aggiungere ad ogni verbo alcuni avverbi che ne cambino il significato.
Dormire = Beatamente, profondamente, serenamente.
Mangiare = Avidamente, lentamente, svogliatamente.
Terminiamo quindi comprendendo che l'avverbio cambia il significato del verbo.
Terminiamo quindi comprendendo che l'avverbio cambia il significato del verbo.
Per scoprire in questo modo che gli avverbi si ricavano spesso dagli aggettivi qualificativi con l'aggiunta del suffisso -mente.
Far esercitare gli alunni nel passaggio dall'aggettivo all'avverbio:
Strano = stranamente; audace = audacemente; allegro = allegramente, ecc.
Per passare poi alla fase successiva quando spiegheremo che gli avverbi possono essere di modo, di tempo, di luogo, di quantità, di affermazione, di negazione o di dubbio. Possiamo introdurre le prime quattro tipologie, rimandando la spiegazione delle altre alla fase successiva.
Nel file in download Gli avverbi troverete tutta spiegazione con la tabella riepilogativa e gli esercizi per il consolidamento.
Qui invece il pdf della Garamond "Abitare una lingua": un ebook scaricabile gratuitamente di F. Collovà per la scuola secondaria di Primo grado e naturalmente un ottimo strumento per gli insegnanti della scuola Primaria.
I credit della gif sono invece di eMmeGiWeb il sito per la scuola.
Qui invece il pdf della Garamond "Abitare una lingua": un ebook scaricabile gratuitamente di F. Collovà per la scuola secondaria di Primo grado e naturalmente un ottimo strumento per gli insegnanti della scuola Primaria.
I credit della gif sono invece di eMmeGiWeb il sito per la scuola.
2 riflessioni:
Ciao seguo sempre con attenzione il tuo lavoro e tuoi twitt. Nel post hai segnalato un ebook di Garamond che tuttavia sembra avere un'imprecisione nell'indicare la forma atona e tonica dei pronomi personali complemento. Controlla anche tu...
Grazie della segnalazione, hai ragione le intestazioni delle colonne delle forme atone e tonica sono invertite. Lascio il file casomai qualcuno lo vuole scaricare magari lo modifica. Sicuramente è una svista.
Mi sono iscritta ai feed del tuo blog che ho trovato molto interessante.
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