Ecco puntuale, come ogni ventritre del mese, il Carnevale della Chimica, siamo solo alla quinta edizione e già cresce forte e vigoroso. Sarebbe bello spiegare l'apparente contraddizione di una materia così poco amata (forse perchè poco calata nella realtà) e il successo di questo Carnevale.
Azzardando un'ipotesi da non addetta ai lavori, credo che il successo risieda nel fatto che il Carnevale permette di raccontare la chimica della pratica, quella celata nelle cose di ogni giorno, che svela i meccanismi e aiuta anche i profani a comprendere.
Che è in fondo quello che si dovrebbe fare a scuola: sperimentare per capire cos'accade.
Nella scuola Primaria si persegue da qualche anno l'obbiettivo di migliorare la didattica delle scienze: dalla spiegazione alla pratica di laboratorio, senza contare che per molte attività il laboratorio è secondario. Certamente è ancora lungo il lavoro da fare a scuola perchè le scienze sperimentali si affermino non solo nei contenuti ma anche nel metodo. Riforme permettendo.
Ma torniamo a questa bella edizione del Carnevale della Chimica dal titolo La chimica in cucina: tutto il commestibile della chimica, e anche di più, su Questione della Decisione di Paolo Pascucci:
"La gastronomia è la conoscenza ragionata di tutto ciò che si riferisce all'uomo, in quanto essere che si nutre.Il suo scopo è di badare alla conservazione degli uomini con il miglior cibo possibile. Ci riesce guidando, con principi sicuri, tutti coloro che cercano, riforniscono o preparano le cose che possono trasformarsi in alimenti."
e poi:
Insomma, siamo debitori all'arte di cucinare di un esteso numero di approfondimenti della nostra conoscenza. Guidati dal nostro ventre (greco gastèr) abbiamo investigato la natura, per strapparle i migliori segreti sull'arte di cucinare, ma non solo questi, è chiaro.
ecco dopo questo assaggio è meglio continuare la lettura di questa ricca e curata edizione del Carnevale della Chimica La scienza in cucina su QD.
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