di Maestra Rosalba

domenica 25 settembre 2011

I neutrini spiegati ai bambini

Anche la scuola può stare nella notizia. 
Se ne parla molto in questi giorni, pertanto non rimane che attrezzarsi per spiegare nel miglior modo possibile ciò che accade a proposito di neutrini.
Ovviamente premettendo anche ai bambini, che non ci sono ancorà  novità scientifiche definitive e la prudenza è d'obbligo. Gli stessi fisici che hanno condotto l'esperimento, dichiarano:

Nonostante la grande significatività delle misure riportate qui e la stabilità dell'analisi, l'impatto potenzialmente enorme dei risultati motiva la prosecuzione dei nostri studi in modo da poter investigare possibili effetti sistematici sconosciuti che potrebbero spiegare l'osservazione anomala. Deliberatamente, non tentiamo nessuna interpretazione teorica o fenomenologica dei risultati. (fonte: Keplero)

Con i bambini può accadere di scivolare nel fantastico mentre si affrontano questi argomenti. Ecco a me pare che questo è un fatto che deve essere evitato assolutamente, affrontare nuove teorie, che naturalmente generano fascino in adulti e bambini, non deve essere un modo per rafforzare l'idea fantastica o fantascientifica del mondo, bensì un modo per insegnare, ancora una volta qualora ce ne fosse necessità, che il mestiere del fisico, dello scienziato è fatto di pazienza. La pazienza di arrivare ad una scoperta, la pazienza di non gridare vittoria, di aspettare che ciò che si vede sia ulteriormente confermato dalle verifiche. Che l'esperimento si possa ripetere e riprodurre.
Solo allora si potrà parlare di dati più certi.
La didattica non può che portare questo tipo di contributo senza entusiamarsi con faciloneria come è successo qui, senza sapere esattamente di cosa si parla. Ma adotta la stessa prudenza dello scienziato: perchè nel bambino che impara non si crei mai l'idea falsa del risultato facile, soprattutto nell'ambito scientifico. Il risultato facile è un miraggio assolutamente da evitare.

Materiali per la spiegazione
Sul sito dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare trovate un video ralizzato per i bambini e i ragazzi che spiega in modo efficace cosa è un neutrino:  
Nella stessa pagina, tutti i materiali sono scaricabili, un pdf  spiega  il neutrino e il sole. 

Cosa raccontare ai bambini su quanto verificatosi con il progetto Opera
Per spiegare ai bambini cosa è accaduto al Cern di Ginevra occorre semplicemente raccontare che: un fascio di neutrini è  stato lanciato dal Cern, che si trova in Svizzera, verso l'Itituto Nazionale di Fisica Nucleare sotto il Gran Sasso. Questo lancio è avvenuto attraverso un sofisticato strumento e avendo i neutrini la proprietà di attraversare la materia, sono arrivati al centro di ricerca italiano. Durante ripetute misurazioni i fisici si sono accorti che i neutrini impiegavano meno tempo della velocità della luce, nel compiere il loro viaggio. Inizialmente hanno pensato a un errore, fino a rendersi conto che potrebbe trattarsi di una  nuova scoperta: cioè che i neutrini per spostarsi impiegano meno tempo della luce. Questa scoperta potrebbe modificare alcune delle idee e dei concetti ritenuti validi fino ad ora. Ma ci vorrà del tempo per formulare nuove teorie, che dovranno essere confermate dalla procedura sperimentale. Anche questa scoperta, come spesso accade, è stata fatta mentre gli scienziati cercavano altro.

Per la documentazione del docente: 
In questi link è possibile documentarsi sul racconto quasi in diretta che ne hanno fatto alcuni fisici italiani:


La serie dei post di Marco Delmastro dall'annuncio a Come si misura la velocità dei neutrini

Su Le Scienze edizione italiana, di Marco Cattaneo Divagazioni su neutrini e sulla luce




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6 riflessioni:

Neuromancer il 25 settembre 2011 alle ore 09:36 ha detto...

Molto saggio sottolineare l'importanza della pazienza del metodo. Però io terrei a non ridurre troppo l'aspetto fantastico. E' una risorsa strategica che serve ai ragazzini per rappresentarsi un mondo (tuttavia spettacolare!) che altrimenti non riuscirebbero ad afferrare (e magari svanisce pure l'interesse).

giovanna il 25 settembre 2011 alle ore 10:57 ha detto...

Anch'io avevo pensato di ispirarmi a "Keplero". Tu hai raccolto più materiali. Grazie! :-)

g

Chiara il 25 settembre 2011 alle ore 20:36 ha detto...

come è bello il mondo, quante cose ci sono ancora da scoprire e quando arrivano inaspettate è ancora più entusiasmante. Chissà se riusciremo a far capire l'importanza di questa nuova ipotesi ai bambini, la scienza li affascina ma capire quale portata potrebbe avere sul nostro pensiero tale cambiamento non è così semplice da affrontare.
P.S. ti ho trovata anche sul blog "insegnare con la LIM", brava! ormai l'han capito in tanti quanto sei brava.
un abbraccio più veloce della luce

Rosalba il 29 settembre 2011 alle ore 20:55 ha detto...

@Neuromancer, coni bambini spesso l'aspetto fantastico emerge in modo naturale, io direi a volte anche troppo in relazione alla materia. Se ciò può andare bene per alcune discipline, per le scienze il discorso si complica, i bambini finiscono con il soprapporre idee fantastiche che rischiano di miscelarsi con le conoscenze scientifiche. Per la scienza vedo meglio il gioco, il gioco secondo regole, fatto di esperimenti e di cose da fare con le mani. E l'interesse è più che salvo :)

Rosalba il 29 settembre 2011 alle ore 20:56 ha detto...

Giovanna tanti i post davvero interessanti in questi giorni, e Keplero è tra quelli che si distingue davvero.

Rosalba il 29 settembre 2011 alle ore 21:02 ha detto...

Cara Chiara, credo che per i bambini sia sufficiente sapere che esiste la ricerca scientifica e che produce risultati come questo. Certo semppre usando la parola forse e aspettando le conferme sperimentali. Serve a capire il metodo scientifico e forse un po' a sognare, ma non tanto.
Un abbraccio e grazie per la segnalazione.

 

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