In classe terza, dopo aver compreso qual è l'oggetto di studio della geografia, esserci inizialmente occupati del mestiere del geografo e degli altri studiosi che lavorano con lui, è possibile continuare con lo studio del significato che la parola spazio acquista in ambito geografico, collegandoci anche al concetto già introdotto in classe seconda.
Lo spazio che avevamo individuato allora, era quello relativo all'aula, alla scuola, alla casa: spazi dotati di un confine. Scoprimmo che anche il corpo che ha il suo confine con l'esterno, tramite la pelle. Scoprimmo che i confini possono essere chiusi o aperti, talvolta immediatamente visibili altre volte meno. In seguito gli spazi diventarono tanti tipi di ambienti: marino, montano, lacustre, paludoso, pianeggiante...
Gli spazi in geografia
I paesaggi del quale si parlava fino alla classe seconda, diventano ora gli spazi: geografico, terrestre, acquatico e cosmico. Impareremo che questi ambienti non solo cambiano per effetto di fenomeni naturali, ma anche per via degli interventi umani, e a questo punto riproponiamo una distinzione che già in classe seconda gli alunni hanno imparato ad operare, tra gli elementi naturali e gli elementi antropici.
Nel file di download: Gli spazi e i cambiamenti, i contenuti che ho proposto alla mia classe, per gli esercizi ho usato i disegni di Midisegni che piacciono tanto ai bambini, gli esercizi invece, permettono l'approfondimento in classe per alleggerire il lavoro a casa, che può così limitarsi alla lettura e al ripasso.
I diritti dell'immagine sono qui.
0 riflessioni:
Posta un commento