di Maestra Rosalba

sabato 10 dicembre 2011

Attività didattica e Filastrocca: A scuola ieri e oggi

A scuola ieri e oggi
 (Rosalba Cocco 4/12/11)

Scuola per ridere e per giocare.
Scuola per scrivere e imparare.
Scuola di oggi e scuola d'ieri.
Scuoli è ricordi e tanti pensieri!

Chiedi al nonno come imparava:
scriveva attento e non fiatava.
Tu invece impari con attenzione
ed è richiesta la tua opinione.

Dietro alla lavagna non si va più
e ai maestri puoi dare del tu!
 
Attività: Far cercare ai bambini, attraverso i genitori e i nonni, notizie sulla scuola ai loro tempi, la relazione con gli adulti, il lavoro, le punizioni, i materiali, le aule... 
Ovviamente il riferimento è alla scuola fino agli anni sessanta. Anche se marcaate differenze si possono rilevare fino ala scuola degli anni ottanta. E' solo dopo le contestazione studentesca che è cominciata a circolare un sensibilità diversa, l'attenzione e la cura per i bisogni dei bambini. Da allora in poi, con gradualità e con enormi differenze a seconda dei luoghi, sono iniziati anche gli altri cambiamenti.

Leggere in aula i contributi e commentare sottolineando le differenze. 
Noi ad esempio abbiamo fatto una sintesi per argomento, sulla base dei contribuiti di ciascuno.

Le punizioni: Nella scuola del passato si usavano le punizioni corporali, si ricevevano ci si comprtavava male, se non si aveva un aspetto curato, se non si eseguivano i compiti o si dava la risposta sbagliata.

I materiali e gli strumenti: In passato non c'erano tecnologie, il computer o la lim, non c'era neppure la biro, ma un pennino con l'inchiostro e i materiali posseduti dai bambini erano pochi e semplici.

Il rapporto con gli insegnanti: Agli insegnanti si dava del lei  e il rapporto non era confidenziale, la severità e la rigidà erano molto praticati. L'insegnante era uno solo e faceva tutte le materie.

Come s'imparava: Tantissimo a memoria, l'insegnante spiegava senza che gli alunni potessero intervenire, si poteva parlare solo se interrogati. I bambini erano considerati dei contenitori da riempire. La scuola "elementare" era definita "la scuola del leggere, dello scrivere e del far di conto".

L'obbligo scolastico: L'obbligo scolastico esiste fin dall'Unità d'Italia, con il tempo è gradualmente aumentato e cosa più importante anche attuato, perché per lungo tempo e per un grandissimo numero di individui  ha finito col non essere rispettato. Spesso gli scolari abbandonavano la scuola, per volontà dei genitori o del bambino stesso e finivano con l'andare a lavoro precocemente.

I lavori delle bambine e dei bambini, dopo l'abbandono scolastico: Nella nostra zona le bambine più povere andavano a servizio o se più fortunate imparavano un mestiere, ad esempio la sarta o la ricamatrice. Una parte restava a lavorare in famiglia. Le bambine che terminavano l'obbligo scolastico o che continuavano gli studi erano pochissime e soprattutto appartenenti a famiglia agiate. 
I bambini potevano finire a dare una mano al padre se la famiglia aveva un'attività di campagna o qualche bottega artigiana, altrimenti anche loro andavano a servizio, come uomini di fatica presso le famiglie ricche. Ai bambini maschi che lo desideravano veniva concesso con molta più facilità di continuare gli studi, anche se questo per molto famiglie significava fare degli enormi sacrifici economici.
Ovviamente la frequenza scolastica obbligata e non, non costituiva nessun problema per i bambini appartenenti a famiglie benestanti o alle classi dirigenti.

Le vostre esperienze? 

Nota: cliccando sul tasto printer sotto, potete stampare la filastrocca e il suggerimento per svolgere l'attività!


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