Mancano ormai una manciata di giorni a Maggio ed è bene ribadire alcune cose sulle prove Invalsi di imminente svolgimento. Lo scorso anno qualcosa si era detto in questo post, di nuovo è forse utile riaffermare che le prove Invalsi sono dei test, in quanto tali non sono la misura diretta del lavoro dei docenti e tantomento della capacità degli alunni. Nell'esecuzione dei test, soprattutto per gli alunni della Primaria, entrano in gioco una serie di variabili non sempre controllabili dal bambino.
Pertanto niente ansie, nessuna prova somministrata all'ultimo momento, se i test non li avete provati finora, lasciate perdere, non abbandonatevi a tentativi dell'ultim'ora, molto stressanti e oserei dire perfino frustranti, per alunni e insegnanti. Lo svolgimento dei contenuti previsti per la classe sarà più che sufficiente.
Mesi e mesi di scuola a imparare, scherzare, a volte piangere, arrabbiarsi, insistere, intestardirsi, provarci, stancarsi, ecco nessuna prova Invalsi lo potrà mai raccontare, perchè un bambino non ha ancora finito d'imparare e come il voto, anche i test fotografano un momento, ci raccontano una sorta d'istantanea a volte sfuocata, ma già un atttimo dopo che l'abbiamo guardata è già vecchia.
Nonostante questo le prove possono essere comunque un'esperienza da fare, io ecco magari non le userei come valutazione da trasferire nel registro come suggeriscono alcuni colleghi e dirigenti.
A questo scopo Orizzonte Scuola offre la guida più completa per le imminenti prove Invalsi del 9 e 11 Maggio 2012.
Le
classi coinvolte, la tipologia delle prove, il ruolo del
somministratore, chi è e cosa deve fare, gli orari di servizio e le
procedure, cosa fare prima dell'inizio della prova, come si svolge la
prova, la durata, i casi particolari, cosa fare quando l'alunno termina
in anticipo, i bisogni speciali, la registrazione delle risposte,
l'osservatore esterno, i numeri utili, la normativa e i materiali utili.
Tutto in una sola pagina web.
[Via]
1 riflessioni:
Concordo sul considerare le Prove Invalsi come un'esperienza da proporre alla stregua di una qualsiasi altra attività didattica, da svolgere da parte dei ragazzi con l'impegno, che sempre viene richiesto, ma con la massima tranquillità,senza ansie collegate a valutazioni particolari o a giudizi espressi da qualcuno che non vive la realtà della classe.Penso, che più che le prove Invalsi la qualità della scuola italiana potrebbe crescere con risorse. ambienti e formazone per gli operatori adeguati.
Grazie per le riflessioni che ci proponi!
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