L'intervento di Marc Prensky alla conferenza "Un nuovo alfabeto per l'Italia" organizzata dal PD l'ho seguito via twitter, così mi sono appuntata i tweet che man mano arrivavano durante il suo discorso.
Un po' di cose le avevo già scritte in questo post. Marc Prensky mi piace, ma non perchè dica cose che noi non sappiamo, giacchè le sappiamo benissimo, è che nella scuola abbiamo il pessimo vizio di negare l'evidenza e di attribuire più credito alla scuola teorizzata che a quella realizzata. Mi piace perchè come ho scritto, Prensky ha il coraggio di superare se stesso. E mentre in Italia si discute ancora dell'esistenza o meno dei nativi digitali (che per me continuano a non esistere, naturalmente) egli introduce l'idea, tutta da perseguire, di saggezza digitale, che oltrepassando la dicotomia tra chi sì e chi no, tra vecchi e nuovi, tra nativi e immigranti pone l'accento su chi usa bene e chi no.
Un po' di cose le avevo già scritte in questo post. Marc Prensky mi piace, ma non perchè dica cose che noi non sappiamo, giacchè le sappiamo benissimo, è che nella scuola abbiamo il pessimo vizio di negare l'evidenza e di attribuire più credito alla scuola teorizzata che a quella realizzata. Mi piace perchè come ho scritto, Prensky ha il coraggio di superare se stesso. E mentre in Italia si discute ancora dell'esistenza o meno dei nativi digitali (che per me continuano a non esistere, naturalmente) egli introduce l'idea, tutta da perseguire, di saggezza digitale, che oltrepassando la dicotomia tra chi sì e chi no, tra vecchi e nuovi, tra nativi e immigranti pone l'accento su chi usa bene e chi no.
Non basta mettere le mani sulla tecnolgia per padroneggiarla e dire che è cambiato il modo di apprendere. La tecnologia lasciata così semplicemente in mano ai ragazzi, e non perchè lo so così per sentito dire ma perchè lo sperimento ogni giorno, consente un modo più disordinato di imparare, a macchie di leopardo. E la sfida della scuola verso le nuove generazioni è rimettere ordine e dare consistenza ad un assimilazione disordinata.
Non so è più ingrato il compito che si aspetta oggi o quello che di prima quando gli alunni eraano dei fogli bianchi tutti da scrivere, tnato per usare una metafora così cara alla scuola di un po' di tempo fa.
Intanto io mi sono appuntata un po' di roba, perchè molte di queste cose fanno già parte del mio alfabeto, anche se lavoro prevalentemente in modo analogico, visto che le mie classi non dispongono di una connessione internet, però abbiamo un LIM e sfidando la contigneza ci arrangiamo con le presentazioni preparate a casa, con le immagini scaricate nella penna usb, usiamo la carta e il copia incolla lo facciamo a con colla e forbici, come si faceva anticamente.
E sorattutto mi ostino a non chiamarli nativi, perchè un terzo di loro un computer non lo ha mai neppure toccato e perchè il loro modo di apprendere dipende da un sacco di fatto, che è troppo lungo spiegare, ma c'entra solo in parte con la tecnologia. La tecnologia è un mezzo da non confondere con il metodo e ancora meno con i contenuti.
@scuolapd Marc
Prensky: stiamo insegnando le giuste competenze ai ragazzi, quelle di cui
avranno bisogno nel futuro? #natividigitali
@scuolapd Marc
Prenksy: bisogna incoraggiare l'insegnamento basato sulle passioni | #natividigitali
@scuolapd Marc
Prenksy: gli insegnanti conoscono le passioni dei loro studenti? | #natividigitali
@scuolapd Marc
Prenksy: cambiare il modo di insegnare, coinvolgere le passioni | #natividigitali
@saveriomassaro Interrogarsi
sui verbi della comunicazione, non sui sostantivi, dice #presky
#natividigitali
@scuolapd Marc
Prenksy: i verbi (presentare, comunicare, apprendere) non cambiano, i nomi
(power point etc) sì | #natividigitali
@GBA_mediamondo "Prima
insegnavo la mia materia adesso insegno ai miei studenti" #Prensky
@scuolapd Marc
Prenksy: passaggio da Lecturer Controller Ruler a Coach Guide Partner | #natividigitali
@scuolapd Marc
Prenksy: la tecnologia è negativa soltanto se non la usa bene | #natividigitali
@scuolapd Marc
Prenksy: 10 cose che gli studenti vogliono: rispetto, fiducia,
considerazione... #natividigitali
@qfwfq71 riusciremo a
trovare la saggezza digitale che cerchiamo se i nostri insegnanti
collaboreranno con gli studenti #natividigitali
#prensky
@saveriomassaro equilibrio
tra vecchio e nuovo #presky #natividigitali
@scuolapd Marc
Prenksy: dai nativi digitali alla saggezza digitale | #natividigitali
@scuolapd Marc
Prenksy: Saggezza digitale è integrare ciò che il cervello umano sa fare con
ciò che solo le macchine possono fare | #natividigitali
@scuolapd Marc
Prenksy: i cervelli umani sono bravi a fare molte cose, ma altre possono farle
solo le macchine (es: ricordare tutto) | #natividigitali
@scuolapd Marc
Prenksy: Homo Sapiens Digitale | #natividigitali
@scuolapd Marc
Prenksy: per vivere nel mondo attuale non si può fare a meno degli strumenti
digitali | #natividigitali
@qfwfq71
@scuolapd Marc Prenksy:
la guerra tra nativi e immigrati digitali è finita: hanno vinto i nativi | #natividigitali
E qui non sono d'accordo perchè secondo me la guerra era solo nelle nostre teste, anzi il mondo della scuola ingnora in modo plateale come imparano gli studenti al di fuori di essa.
@scuolapd Marc
Prenksy: perdiamo troppo tempo con la polemica sull'esistenza dei nativi
digitali | #natividigitali
@scuolapd Marc Prenksy: studenti, insegnanti, genitori e politici: we all need to adapt
if we want to succeed! | #natividigitali
@scuolapd Marc
Prenksy: l'uomo è bravo ad adattarsi, più che a cambiare | #natividigitali
@scuolapd Marc
Prenksy: è tempo di smettere di dire agli insegnanti che devono cambiare: a
nessuno piace il cambiamento! | #natividigitali (sigh)
@scuolapd Marc
Prenksy: abbiamo un sistema formativo datato e un contesto in evoluzione:
abbiamo un problema! | #natividigitali
@scuolapd Marc
Prenksy: il contesto è cambiato, non si possono usare i metodi del passato: in
un nuovo contesto non funzionano | #natividigitali
@scuolapd Marc
Prenksy: dobbiamo dimostrare riverenza verso il passato, ma non vivere nel
passato | #natividigitali
@scuolapd Marc
Prenksy: una formazione orientata al futuro e non al passato | #natividigitali
@scuolapd For the sake of our kid's future it's time to adapt! #marcprensky
| #natividigitali
Nota: I tweet vanno letti al contrario gli ultimi sono i primi.
2 riflessioni:
Ciao Rosalba, infatti seguivo un po' leggendo i tuoi tweet. Hm, a me la parola "nativi digitali" proprio non piace... Personalmente cerco di utilizzare la tecnologia "in classe" cercando di mantenere un equilibrio con i materiali tradizionali (libri, scrivere a mano, materiali hands on ecc.). Ciao e grazie per gli spunti!
Non piace neppure a me e ciò che viene descritto a proposito dell'uso delle tecnologie oggi, da parte dei bambini non corrisponde alla realtà. Il numero di bambini che utilizza la tenologia contemporanemante all'apprendimento della parola è limitatissimo e questo non fa una modificazione della realtà nei termini in cui si vuole far credere. L'idea die nativi è la coperta comoda dietro il quale si nasconde la nostra crescente incapacità di aiutare a crescere le nuove gnerazioni, divisi come siamo dall'autoritarismo del passato e il permissivismo di oggi. I materiali tradizionali e hands ben si potrebbero accompagnare alle nuove tecnologie, ma nelle scuole al massimo esse sono un computer e una lim quando c'è!
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