L'Invalsi ha pubblicato da qualche giorno i rapporti riguardanti le rilevazioni effettuate nello scorso mese di giugno 2012. Il primo è il rapporto tecnico che spiega e descrive
- Le prove del Servizio nazionale di valutazione: dalle esperienze internazionali alle
indicazioni per il curricolo.
- Il processo di costruzione delle prove
- La valutazione delle prove standardizzate del Servizio nazionale di valutazione.
- I dati sulle prove per i vari livelli coinvolti.
- Il placement relativo delle domande rispetto al punteggio di Rasch dei rispondenti
Si tratta di una parte complessa che esplicita come vengono costruite le prove, quali sono riferimenti nelle Indicazioni Nazionali che vengono presi in esame e come vengono interpretati i dati.
La parte più utile, di questo documento, per gli operatori della scuola, è quella che richiama gli obiettivi che incrociati con i risultati permettono di conoscere le aree dell'apprendimento che andrebbero rinforzate, qualora si volessse tenere conto delle rilevazioni nella didattica.
Il secondo documento è la restituzione vera e propria dei dati rilevati, denominato Il quadro di sistema, riguardante le classi campione oggetto dell'indagine dell'anno scolastico appena passato, 2011/2012.
Quella che segue è un sintesi del documento, per una lettura più accurata si rimanda alla lettura dei grafici contenuti nel rapporto.
II primaria
I risultati generali
Nella prova di Italiano, le macro-aree che registrano punteggi medi superiori alla media italiana statisticamente significativi sono quelle del Nord-Ovest e del Centro, mentre le due macro-aree meridionali registrano punteggi medi significativamente inferiori alla media e il Nord-Est ottiene un risultato che non si differenzia significativamente dalla media nazionale. Osservando gli andamenti all’interno delle macro-aree, è possibile vedere come quasi tutte le regioni del Nord-Ovest ottengano risultati significativamente superiori alla media dell’Italia (tranne il Piemonte che è in linea con la media nazionale). Tra le regioni del Centro, la Toscana e le Marche hanno punteggi medi significativamente superiori alla media italiana, mentre fra le regioni meridionali, la Campania, la Calabria, la Sicilia e la Sardegna hanno punteggi significativamente inferiori. La regione con il punteggio medio più alto in Italiano è la Valle d’Aosta e quella con il punteggio medio più basso è la Calabria: fra le due la differenza assomma a 21 punti, circa mezza unità di deviazione standard.
Per quanto riguarda la prova di Matematica, vi è innanzitutto da osservare che i risultati medi delle macro-aree e delle regioni sono complessivamente più omogenei fra di loro: nessuna macro-area si discosta significativamente dalla media nazionale e solo cinque regioni hanno punteggi significativamente al di sopra o al di sotto di essa. Tra quelle al di sopra troviamo la Valle D’Aosta, la provincia di Autonoma di Trento, la Toscana e la Puglia, mentre l’Emilia Romagna ha un risultato inferiore alla media italiana. La regione con punteggio medio più alto in Matematica è la Valle D’Aosta e quella con il punteggio medio più basso è la Calabria: fra le due la distanza è di 11 punti. Se si guarda alle distribuzioni dei punteggi delle singole macro-aree e regioni e dell’Italia nel suo insieme, si può vedere che, in Italiano, i dati sembrano indicare che le varie aree e regioni si differenziano soprattutto per la maggiore variabilità nelle prestazioni degli alunni con competenze inadeguate o gravemente carenti (al di sotto del 25° percentile della distribuzione dell’Italia). In Matematica, si nota una maggiore variabilità complessiva lungo tutto l’arco della distribuzione dei punteggi. La regione Campania emerge fra le altre per un andamento particolare: infatti, la distribuzione dei punteggi è amplissima e all’interno del contesto regionale sono presenti quote di studenti con competenze matematiche limitate e allo stesso tempo quote di studenti con competenze matematiche molto elevate.
Maschi e femmine
Per quanto riguarda le differenze di genere, nella seconda Primaria, i maschi sembrano andare meglio in Matematica e le feemmine in Italiano, pur non raggiungendo mai questa differenza un soglia statisticamente apprezzabile.
Alunni stranieri
Per quanto riguarda gli alunni stranieri, a livello dell’Italia, lo scarto medio tra studenti di prima generazione e studenti italiani è di 23 punti in meno in Italiano e di 16 punti in meno in Matematica, mentre fra studenti stranieri nati in Italia e studenti italiani il gap si riduce, rispettivamente, a 16 punti in meno nella prova di
italiano e 12 punti in meno nella prova di Matematica. Tutte le differenze sono i n ogni casosignificative. A livello di macro-aree, le differenze tra alunni italiani e alunni stranieri di prima e di seconda generazione, nei risultati della prova di Italiano, sono sempre significative, tranne che per la macro-area del Sud. Per quanto riguarda la prova di Matematica, le differenze tra alunni stranieri di prima e seconda generazione e alunni italiani sono significative nelle due macro-aree del Nord e nel Centro. Nelle due aree meridionali è significativa solo la differenza tra studenti di seconda generazione e studenti italiani del Sud e Isole.
Alunni regolari, anticipatari e posticipatari
I dati della prova di Italiano sembrano mostrare, a livello nazionale, che le differenze sono negative sia nel caso degli alunni in ritardo sia nel caso degli alunni in anticipo e significative da un punto di vista statistico. In altre parole, gli alunni in ritardo e in anticipo in Italiano ottengono punteggi medi più bassi rispetto agli alunni regolari anche se, tali differenze, sono più marcate nel caso degli alunni posticipatari (circa 20 punti di differenza rispetto agli alunni in regola) piuttosto che in quello degli alunni anticipatari (solo 5 punti di scarto). Per quanto riguarda la prova di Matematica, a livello nazionale, solo la differenza tra alunni posticipatari e regolari risulta significativa; gli studenti posticipatari ottengono un punteggi medio di circa 12 punti più basso degli alunni in regola. Da notare che nella prova di Matematica il vantaggio degli alunni in anticipo rispetto agli alunni regolari è statisticamente significativo nelle regioni Valle D’Aosta, Friuli-Venezia Giulia, Umbria, Molise e Sardegna, con uno scarto di circa 26 punti nella regione Molise.
V Primaria
I dati, sia Italiano sia in Matematica, non registrano differenze di rilievo nei risultati delle macro-aree rispetto alla media nazionale, fatta eccezione per il Sud e Isole che in entrambi gli ambiti disciplinari ottiene punteggi medi significativamente inferiori: 6 punti in meno in Italiano e 5 in Matematica. Osservando all’interno delle macro-aree, nella prova di Italiano, quasi tutte le regioni del Nord-Ovest hanno una distribuzione dei punteggi molto simile, con medie che si attestano attorno al valore medio nazionale o poco al di sopra. Nel Nord-Est, al contrario, le due Province Autonome registrano risultati differenti dalla media nazionale (superiori nella Provincia Autonoma di Trento e inferiori nella Provincia Autonoma di Bolzano) statisticamente significativi. Nel Centro solo le Marche hanno un punteggio medio significativamente superiore al punteggio medio nazionale. Viceversa, nel Sud e nel Sud e Isole la Campania e la Sicilia ottengono un punteggio medio significativamente inferiore alla media nazionale. La distribuzione dei punteggi della Provincia Autonoma di Bolzano, come anche quella della Calabria, risulta decisamente più spostata verso sinistra: ciò significa che, in tali contesti territoriali, ci sono più studenti che, a parità di posizione (5° percentile), rispetto agli studenti italiani in generale, sono maggiormente in difficoltà. Per quanto riguarda la prova di Matematica, solo tre regioni hanno un punteggio medio significativamente diverso dalla media nazionale: esse sono la Valle D’Aosta, che ha un punteggio medio inferiore di 9 punti rispetto alla media italiana, la Provincia Autonoma di Trento, che ha un punteggio più alto di 7 punti, e la Sardegna, che ha un punteggio inferiore di 6 punti. Come già rilevato per la classe II Primaria, anche per il livello di V Primaria, la regione Campania presenta un andamento nella distribuzione dei punteggi di Matematica particolare. L’ampiezza della distribuzione e il suo estendersi nella parte superiore dimostra come all’interno del contesto regionale sono presenti contemporaneamente quote di studenti con competenze limitate e quote di studenti con competenze matematiche molto elevate (la barra del 95° percentile è vicinissima ai 300 punti, punteggio decisamente superiore a quello corrispondente dell’Italia).
Maschi e femmine
Nella prova di Italiano, le femmine tendono a esser meno rappresentate nella parte bassa della distribuzione rispetto ai ragazzi, mentre, quanto più i punteggi aumentano, tanto più le differenze tra maschi e femmine si assottigliano. Nella prova di Matematica, invece, i maschi conseguono punteggi medi più elevati e sono maggiormente rappresentati nei valori più alti della distribuzione rispetto alle ragazze. Le differenze sono inoltre più marcate che nella II primaria.
Nella prova di Italiano, le allieve di V primaria, a livello nazionale, ottengono un punteggio medio di 203, contro un punteggio medio degli studenti maschi pari a 196. La differenza risulta statisticamente significativa. All’interno di ciascuna delle macro-aree italiane il punteggio medio delle femmine supera quello dei maschi e tali differenze sono sempre significative con la sola eccezione del Nord-Ovest. La differenza di genere nelle regioni Molise, Sardegna e nella Provincia Autonoma di Trento è maggiore rispetto agli altri contesti territoriali; infatti, in Molise, il divario di genere è pari a 15 punti circa, in Sardegna è pari a 11 punti circa e nella Provincia Autonoma di Trento è pari a 13 punti.
Per quanto riguarda la prova di Matematica, gli alunni maschi globalmente presi ottengono un punteggio medio di 203 e le femmine di 196, esattamente l’inverso rispetto alla prova di Italiano; anche in questo caso la differenza risulta essere statisticamente significativa
All’interno di ciascuna delle macro-aree italiane il punteggio medio dei maschi supera quello delle
femmine e tale differenza è significativa, tranne che nel Centro e nel Sud e Isole. La differenza di genere, per la Matematica, nelle regioni Liguria, Emilia Romagna e Marche è maggiore rispetto agli altri contesti territoriali: in Liguria il divario è di circa 11 punti, in Emilia Romagna è di circa 10 punti, come nelle Marche.
Alunni stranieri
Gli allievi stranieri di prima generazione, delle classi quinte, conseguono risultati medi più bassi e sono molto più presenti nelle parti basse della distribuzione dei punteggi. Anche gli studenti di seconda generazione mostrano un andamento simile a quello degli studenti stranieri di prima generazione, sia nella prova di Italiano sia nella prova di Matematica, ma tendono a collocarsi in una posizione intermedia tra gli allievi stranieri di prima generazione e gli studenti di nazionalità italiana. Rispetto alla II primaria si riscontra specie per l’Italiano una riduzione del divario tra gli allievi italiani e quelli di origine straniera indipendentemente dal fatto che sia di prima o seconda generazione. In generale, in Italia, lo scarto medio tra studenti stranieri di prima generazione e studenti italiani è di 28 punti circa in meno nella prova di Italiano e di 18 punti circa in meno nella prova di Matematica, mentre fra studenti stranieri nati in Italia e studenti italiani il divario si riduce, rispettivamente, a 16 punti in meno nella prova di Italiano e 11 punti circa in meno nella prova di Matematica. Le differenze sono in ogni caso significative.
Alunni regolari, anticipatari e in ritardo.
In V Primaria gli alunni in ritardo sono il 5% e quelli in anticipo l’1,4%. Nello specifico sono considerati regolari gli allievi che compiono 10 anni entro il 31 marzo 2012. Sono invece considerati anticipatari gli studenti che compiono 10 anni dopo l’1 aprile 2012 o più tardi e posticipatari quelli che hanno compiuto
10 anni nel 2010 o prima.
10 anni nel 2010 o prima.
Anche in V Primaria si nota che, in generale, gli allievi che hanno accumulato almeno un anno di ritardo nel loro percorso di studio conseguono risultati sensibilmente più bassi degli altri studenti sia nella prova di Italiano sia nella prova di Matematica. Al contrario, la distribuzione dei punteggi degli alunni anticipatari sembra seguire un andamento tendenzialmente simile a quello degli alunni regolari.
Per quanto riguarda la Prova d'Italiano a livello nazionale le differenze sono negative sia nel caso degli alunni in ritardo sia nel caso degli alunni in anticipo, ma solo la differenza tra alunni posticipatari e alunni regolari risulta statisticamente significativa. Gli alunni in ritardo e in anticipo, nella prova di Italiano ottengono punteggi medi più bassi rispetto agli alunni regolari ma tale differenza è decisamente più marcata nel caso degli alunni posticipatari (circa 27 punti in meno rispetto agli alunni in regola) piuttosto che nel caso degli alunni anticipatari (solo 2 punti circa in meno).
Per quanto riguarda la Prova d'Italiano a livello nazionale le differenze sono negative sia nel caso degli alunni in ritardo sia nel caso degli alunni in anticipo, ma solo la differenza tra alunni posticipatari e alunni regolari risulta statisticamente significativa. Gli alunni in ritardo e in anticipo, nella prova di Italiano ottengono punteggi medi più bassi rispetto agli alunni regolari ma tale differenza è decisamente più marcata nel caso degli alunni posticipatari (circa 27 punti in meno rispetto agli alunni in regola) piuttosto che nel caso degli alunni anticipatari (solo 2 punti circa in meno).
Anche per la prova di Matematica, a livello nazionale, solo la differenza tra alunni posticipatari e regolari risulta significativa; gli studenti posticipatari, infatti, ottengono un punteggio medio inferiore di circa 17 punti rispetto agli alunni in regola, mentre gli alunni in anticipo hanno rispetto a questi un punteggio un po’ più alto. Da notare che nella prova di Italiano il vantaggio degli alunni anticipatari rispetto agli alunni regolari è statisticamente significativo nella Provincia Autonoma di Trento, mentre nella prova di Matematica tale vantaggio è statisticamente significativo in Emilia Romagna, in Sicilia, in Valle D’Aosta e nella Provincia Autonoma di Trento.
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