di Maestra Rosalba

martedì 10 luglio 2012

Il guado della revisione di spesa e i costi reali

Dei vari cambiamenti che il Decreto di revisione della spesa impone alla scuola - Spending Review - se n'è ampiamente parlato: dalla modalità di calcolo dei buoni pasto, al trasferimento dei fondi di bilancio dalle banche private alla Banca d'Italia, dall'informatizzazione completa dei dati dalle iscrizioni fino alla consegna del documento di valutazione, della disponibilità di 30 milioni di euro per le spese di funzionamento più altri 30 per il miglioramento dei saldi di cassa, dei maggiori controlli sulla regolarità amministrativa e contabile, della stretta, con controlli più accurati, sulle assenze prolungate del personale, dell'utilizzo del personale inidoneo in mansioni amministrative o tecniche (quindi niente più bibliotecari), dell'utilizzo del personale docente in esubero in materie affini anche se non in possesso del previsto titolo di abilitazione ma che siano comunque in possesso della competenza necessaria, del drastico taglio al personale distaccato e al personale italiano all'estero.

Stralcio dal decreto che qui trovate in versione integrale:
28. A decorrere dall'anno scolastico 2012-2013, le iscrizioni alle istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado per gli anni scolastici successivi avvengono esclusivamente in modalità on line attraverso un apposito applicativo che il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca mette a disposizione delle scuole e delle famiglie. 
29. A decorrere dall’anno scolastico 2012-2013 le istituzioni scolastiche ed educative redigono la pagella degli alunni in formato elettronico. 
30. La pagella elettronica ha la medesima validità legale del documento cartaceo ed è resa disponibile per le famiglie sul web o tramite posta elettronica o altra modalità digitale. Resta comunque fermo il diritto dell’interessato di ottenere su richiesta gratuitamente copia cartacea del documento redatto in formato elettronico. 
31. A decorrere dall’anno scolastico 2012-2013 le istituzioni scolastiche e i docenti adottano registri on line e inviano le comunicazioni agli alunni e alle famiglie in formato elettronico. 
32. All’attuazione delle disposizioni del presente articolo si provvede con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

Riusciranno tutte le famiglie ad avere accesso alla rete?  
Con quali modalità si riusciranno ad incrociare e importare i dati dal registro elettronico del docente al documento di valutazione? Lo faranno i docenti stessi, se ne occuperanno le funzioni strumentali o la segreteria? 

Se per il controllo delle assenze e l'invio delle comunicazioni alla famiglia non c'è via d'uscita se non online, per il documento di valutazione il decreto lascia uno spiraglio, fornendo la possibilità di fare richiesta del modello cartaceo. Il sospetto è che saranno in tanti a richiederlo.

Tra l'innovazione e la realtà fatta di famiglie tecnologicamente dotate e di altre che un po' non vogliono e un po' non possono, la realtà di docenti che da anni di formano per l'utilizzo delle tecnologie e non cavano un ragno dal buco, continueremo a barcamenarci. E all'atto pratico, quando tutto questo diventerà vero, ma solo in parte come vedremo, resteremo fermi lì in mezzo tra il galleggiare e l'affondare. In mezzo a un sistema che non sarà né carne né pesce per un bel periodo. 
Però a dire il vero a me la consegna delle schede, che rappresenta il momento ufficiale in cui faccio la restituzione alla famiglia, quindi bambini e genitori insieme, a me quel momento mancherà. 
L'intelligenza emotiva, quella che ci permette di fare tesoro dell'esperienza per capitalizzarla e trasformarla in azioni future di miglioramento personale e di gruppo, sia per l'alunno, per i docenti e i genitori, sia per me che sono la linea di tramite di scuola e famiglia, ebbene online non si può fare.
Poi certo ci sarà anche chi preferisce la scheda online scevra da commenti e analisi, così come in tanti finora scelgono di andarsi a ritirare la scheda in segreteria. Il modo con cui parliamo dei dati e delle situazioni alle famiglie è condizionato dalle scelte politiche ed economiche. Certamente per incontrare le famiglie ci rimangono i colloqui, le altre occasioni, sempre meno a dire il vero. Ma d'altronde le riforme, anche quando sono di spesa, sono la classica coperta corta, giusto per tirare fuori un luogo comune, se tiri da una parte scopri i piedi, se ti copri i piedi lasci fuori la testa. Le revisioni hanno sempre un ulteriore costo umano, la cui portata si conosce solo dopo. E sappiamo già che ci metterà una pezza.


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1 riflessioni:

Anonimo ha detto...

sono allibita..... prevedo grossi problemi a lavorare nella maniera esposta nel decreto, considerando che lavoro in una scuola che accoglie bambini provenienti da ben 7 paesi del circondario...alcune famiglie godono dei sussidi comunali per cui non si possono permettere i comuni oggetti hightech, figuriamoci la connessione internet per ricevere e scambiare informazioni con la scuola .....stiamo davvero toccando il fondo! grazie per essere sempre aggiornata, ormai sarai il mio punto di riferimento per le info sul mondo scuola, buona serata
Rossella

 

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