L'otto settembre prossimo sarà la giornata mondiale dell'alfabetizzazione: International Literacy Day.
E' una giornata di cui si parla poco in Italia e sicuramente a torto, non fosse altro perchè la mole enorme di informazioni resa disponibile da web e media induce l'idea che sia aumentata la conoscenza. Questo fatto ingenera una percezione errata perché con l'alfabetizzazione s'intende la conoscenza degli strumenti di base, i quali determinano la conoscenza e la competenza, quest'ultima è conseguenza delle prime due con aggiunta una certa "pratica", e per pratica non ci limitiamo a focalizzare sul fare ma sul prendere confidenza con concetti e procedure tali da poterli applicare, modellare e riadattare a situazioni nuove.
A voler essere pignoli proprio l'eccesso di informazione ha determinato in paesi come il nostro, ma qui più che altrove, una sorta di analfabetismo di ritorno caratterizzato da confusione sui diritti individuali e fondamentali, fenomeno osservabilismo nelle rivendicazioni espresse nei social e dall'aumentato numero di contenziosi tra le persone su argomenti risibili.
Tornando all'International Literacy Day, esso già da un decennio lega il tema dell'alfabetizzazione a tematiche come la salute, della responsabilizzazione individuale, l'affermazione di genere e quello della pace del biennio 2011/2012.
La giornata è stata proclamata dall'Unesco nel 1965, con l'obiettivo della lotta all'analfabetismo per consentire non solo la responsabilizzazione individuale, ma in quanto elemento essenziale per
eliminare la povertà, ridurre la mortalità infantile, arginare la
crescita demografica, raggiungere la parità di genere e
garantire lo sviluppo sostenibile, la pace e la democrazia. E' vero che i genitori che hanno almeno una formazione di base sono più propensi a mandare i loro figli a scuola innescando un circolo virtuoso di miglioramento della società.
L'alfabetizzazione
contribuisce alla costruzione e al mantenimento della pace, in quanto consente la consapevolezza delle
libertà individuali e dei diritti, facilita la comprensione del mondo, permettendo quindi la prevenzione e la risoluzione dei conflitti.
Il legame tra l'alfabetizzazione e la pace si può osservare dal
fatto che nelle democrazie instabili o in paesi colpiti da conflitti è
più difficile stabilire e mantenere un grado adeguato di alfabetizzazione.
La giornata mira quindi a sensibilizzare la comunità Internazione sulla necessità ancora oggi nel 2012 di estendere l'alfabetizzazione come diritto fondamentale e come base di ogni apprendimento successivo: l'apprendimento per la vita.
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