Gli argomenti scottanti in classe quinta sono inevitabili, così intrinsecamente legati alla crescita e allo stesso modo talvolta visti come il male assoluto da gran parte degli adulti. Ne vociferano sottovoce gli alunni nei ritagli di tempo della ricreazione, mentre la maestra o il maestro sorseggiano beatamente il caffè, o durante le pause, allo stesso modo il discorso continua furtivamente sulla strada mentre ci si reca in comitiva agli incontri di catechismo, o in palestra e perfino nei campetti di calcio della domenica. Abbiamo voglia noi adulti proibire e censurare, l'argomento è inarrestabile come la piena del fiume dopo una notte di pioggia intensa.
Cosa fare allora, quando di fronte al fatto compiuto, all'evidenza che l'argomento sesso e la scoperta di cosa accade tra un uomo e una donna sono diventati ormai materia preferita di una parte dei nostri alunni, o almeno di quelli che lo lasciano trasparire, perché altri sono più furbi e celano molto bene, argomento che, ovviamente ai loro occhi ancora increduli, non regge il confronto con la storia e la geografia?
Intanto che si sappia bene che nessuna censura è mai riuscita a fermare la curiosità dei bambini, anzi dei ragazzi, perché in quinta ormai sono ragazzi, il cui corpo solo apparentemente bambino è reclamato da ormoni ben determinati a non rallentare la loro corsa verso il futuro. E poi oggi il passaparola tra loro lo possiamo annoverare tra i sistemi arcaici, ingenui, che fanno quasi tenerezza perché ci ricordano noi alla loro età, soprattutto se lo paragoniamo alla potenza di Internet nell'educare i ragazzi alle novità in materia. Al prezzo di un click l'informazione è spesso direttamente disponibile sui cellulari.
Nonostante tutte le parole, i fiumi di parole, di noi altri genitori circa il controllo garantito sull'utilizzo di internet, o addirittura il classico "mio figlio usa Internet ma non naviga in certi siti", tanto che a volte devo reprimere una sonora risata, sappiamo bene che per alcuni, i più scafati anche nel farla ai genitori, è la più accessibile fonte d'informazione visiva.
Allora a noi insegnanti tocca anche metterci nella veste di mediatori, riportare l'argomento a un dimensione reale, senza demolire del tutto il senso del proibito, anzi spiegando che è normale il desiderio di conoscere, non banalizzando, né sminuendo, né riducendo il fascino della scoperta, semmai aprendo all'idea delle sensazioni che possono esservi quando tra un uomo e una donna nasce la magia dell'attrazione. Certamente tutto ciò non può essere oggi collocato totalmente sotto l'insegna dell'amore, sarebbe fuorviante e persino dannoso dare quest'indicazione ai bambini, ma spiegare che oggi la realtà, comunque sotto i loro occhi silenziosi, è così variegata e fluida, talmente trasformata da portare a relazioni di tipo diverso tra le persone, che ci sono innumerevoli modi di voler bene e di stare bene con gli altri.
Allora cosa conta nelle relazioni oggi? Conta il rispetto per le scelte altrui, conta che queste scelte siano sempre consapevoli e non costituiscano danno per noi stessi e per altri.
So che mi toccherà parlarne, lo so perché aleggia nell'aria, perché qualcuna ha già chiesto spiegazioni, perchè so che qualcosa sta covando sotto la cenere e ho visto più di un volto spaventato e perplesso, qualcun altro più ridente e malizioso, so che per spiegarmi bene, per evitare danni e inutili ammantamenti di mistero misto a tabù per entrambi, farò appello a queste parole e a molte altre. Spero.
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