Spesso viene chiesto agli alunni di inserire un inizio di racconto, di recente ho di nuovo proposto quest'attività e mi sono resa conto che nonostante il fatto gli alunni siano in quinta non c'è ancora nulla di scontato, o almeno non per tutti, su certe attività. Ancora ci sono cose che vanno rispiegate e riproposte anche indicando il metodo per poterle realizzare.
Così abbiamo preparato con gli alunni, perché il metodo è sempre quello di far individuare a loro stessi cosa devono fare anche partendo dalle cose che hanno sbagliato durante l'esecuzione del compito.
Per non sbagliare grossolanamente nell'inserimento di un inizio di racconto, occorre ricordare di:
1) leggere molto bene, anche più volte, il testo proposto, sottolineare i protagonisti, il luogo, il tempo se sono indicati, serviranno per progettare l'inizio;
2) ricordarsi che nell'inizio va specificato: "chi? dove? quando?" non necessariamente in quest'ordine ma devono comparire almeno due di queste informazioni. Può essere necessario anche specificare il "cosa?" esso va scritto secondo la logica di ciò che viene dopo. Se il protagonista o un personaggio della storia si trova in un certo ambiente, non può stare improvvisamente altrove, in qualche modo ci dev’essere andato;
3) importantissimo è il fatto di tenere conto delle scelte già operate dall'autore, se scrive in prima o in terza persona, sul luogo, sul tempo e soprattutto va rispettato il senso e la consequenzialità delle azioni (vedi punto 2);
4) prima di dichiarare concluso il lavoro, procedere alla rilettura, o farlo leggere ad altri a alta voce, per vedere se le due parti una volta unite rispettano il senso del racconto. Da ultimo fare una revisione delle parole utilizzando il vocabolario.
5) Ricorda: l'inizio va immaginato come una porta che si apre sul racconto, che con due o tre frasi, non molto lunghe, ma dal tratto deciso, ci fa capire chi, quando e dove, spesso ci introduce con garbo e curiosità, o altre volte con decisione e mistero nella storia.
In un comodo pdf stampabile tutti i suggerimenti
1) leggere molto bene, anche più volte, il testo proposto, sottolineare i protagonisti, il luogo, il tempo se sono indicati, serviranno per progettare l'inizio;
2) ricordarsi che nell'inizio va specificato: "chi? dove? quando?" non necessariamente in quest'ordine ma devono comparire almeno due di queste informazioni. Può essere necessario anche specificare il "cosa?" esso va scritto secondo la logica di ciò che viene dopo. Se il protagonista o un personaggio della storia si trova in un certo ambiente, non può stare improvvisamente altrove, in qualche modo ci dev’essere andato;
3) importantissimo è il fatto di tenere conto delle scelte già operate dall'autore, se scrive in prima o in terza persona, sul luogo, sul tempo e soprattutto va rispettato il senso e la consequenzialità delle azioni (vedi punto 2);
4) prima di dichiarare concluso il lavoro, procedere alla rilettura, o farlo leggere ad altri a alta voce, per vedere se le due parti una volta unite rispettano il senso del racconto. Da ultimo fare una revisione delle parole utilizzando il vocabolario.
5) Ricorda: l'inizio va immaginato come una porta che si apre sul racconto, che con due o tre frasi, non molto lunghe, ma dal tratto deciso, ci fa capire chi, quando e dove, spesso ci introduce con garbo e curiosità, o altre volte con decisione e mistero nella storia.
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