Con un'improvvisa accelerata, a camere sciolte, su proposta del Ministro è stato approvato qualche giorno fa il DPR recante il regolamento che istituisce e disciplina il Sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione delle istituzioni scolastiche e formative, comprese le scuole paritarie, definendone finalità, struttura e modalità di funzionamento.
Il Sistema di valutazione si basa sull’attività di collaborazione di tre istituzioni già esistenti:
l’Invalsi, l’Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione e formazione, che coordinerà l'intera procedura di valutazione;
l’Indire, l’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa, che sosterrà le scuole nei piani di miglioramento;
gli Ispettori, che collaboreranno nella fase di valutazione esterna delle scuole.
L'intervento normativo non comporterà oneri di spese aggiuntive per il bilancio dello stato completanto quel processo di autonomia delle istituzioni scolastiche iniziato già nell'anno 2000.
Articolazione delle procedure di valutazione
La prima fase sarà costituita dall'autovalutazione delle istituzioni scolastiche:
1) Dovrà essere condotta un'analisi e la verifica del proprio servizio sulla base dei dati resi disponibili dal sistema informativo del Ministero, delle rilevazioni sugli apprendimenti e delle elaborazioni sul valore aggiunto restituite dall'Invalsi, oltre a ulteriori elementi significativi integrati dalla stessa scuola;
2) Dovrà essere elaborato un rapporto di autovalutazione in formato elettronico, secondo un quadro di riferimento predisposto dall’Invalsi comprendente la formulazione di un piano di miglioramento.
Seconda fase valutazione esterna:
1) L'Invalsi individuerà le situazioni da sottoporre a verifica, sulla base di indicatori di efficienza ed efficacia preventivamente definiti dall’Invalsi medesimo;
2) Visite dei nuclei per la valutazione (costituiti da un dirigente tecnico del contingente ispettivo e da due esperti scelti dall’elenco che sarà predisposto a cura dell'Invalsi).
3) Le istituzioni scolastiche dovranno redigere dei piani di miglioramento in base agli esiti dell’analisi effettuata dai nuclei.
Terza fare individuazione delle azioni di miglioramento:
1) Le istituzioni scolastiche definiranno e attueranno gli interventi migliorativi anche con il supporto dell’Indire o attraverso la collaborazione con università, enti di ricerca, associazioni professionali e culturali. Tale collaborazione dovrà avvenire nei limiti delle risorse umane e finanziarie disponibili e senza determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica;
Quarta fase pubblicizzazione dei dati e rendicontazione sociale delle istituzioni scolastiche:
1) pubblicazione, diffusione dei risultati raggiunti, attraverso indicatori e dati comparabili, sia in una dimensione di trasparenza sia in una dimensione di condivisione e promozione al miglioramento del servizio con la comunità di appartenenza.
Fin qui la procedura: due cose appaiono chiarissime, tutto ciò si farà a costo zero e si fatica a immaginare in quale ore per i docenti, retribuite non si sa come.
Un miglioramento sulla base delle prove Invalsi, la cui attendibilità come strumento di rilevazione delle competenze è tutta da dimostrare?
Lo schema di regolamento
Lo schema di regolamento
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