di Maestra Rosalba

martedì 21 gennaio 2014

Unire o mischiare?

Un giorno arriva il fatidico momento in cui si comincia con le quattro operazioni, si comincia sempre dall'addizione, o il "più" come dicono ancora i bambini di prima, non prima di aver familiarizzato bene con i numeri almeno fino al nove e giocato un po' avanti e indietro per unire simbolo a quantità. Non si tratta solamente di eseguire le operazioni ma anche di focalizzare sui concetti, non per nulla si insiste anche sul vocabolario, ad esempio s'impara a dire "addizione" ma anche unire, sommare. Sono concetti che vanno rispolverati ogni giorno perché nel bambino deve formarsi l'automatismo simbolo ---> operazione.
Così oggi ho chiesto di indicarmi cosa significa il segno più, da me scritto alla lavagna, una bambina ha alzato la mano e mi ha detto che significa "mischiare". Mi sono un secondo immobilizzata, perché per me è automatico: l'addizione non è un miscuglio, ma nell'esperienza dei bambini potrebbe essere che mischiare sia aggiungere. E tutto torna se li pensiamo in cucina che osservano un genitore ai fornelli, il verbo mischiare è usato come sinonimo per aggiungere un ingrediente, oppure mentre stanno a giocare in giardino e mischiano la terra con l'acqua, ed è evidente che uno dei due "ingredienti" viene prima aggiunto, ma è altrettanto evidente che il risultato sarà una somma, certamente non nei termini che ci serve per far capire l'addizione agli alunni.
Allora è bene prendere dell'acqua e dello zucchero e mischiarli, prendere delle mele e "mischiarle", il risultato è lo stesso? Eppure abbiamo aggiunto qualcosa in entrambi i casi. Eppoi c'è chi viene a dire che lo stadio pre-operatorio è passato di moda, ohibò. Mi pare ci sia abbastanza materiale su cui riflettere e giocare. Ah dimenticavo si possono anche mischiare le carte, anche quello è un buon modo per spiegare la differenza.


Continua a leggere...

domenica 12 gennaio 2014

Il posto dello zero

Come raccontavo anzitempo quest'anno insegno matematica, si tratta di un obbiettivo ambizioso per me, perché la matematica della scuola Primaria per quanto facile ed elementare, me la devo ripassare anch'io. Ma al di là di regole e procedure, ciò che mi pare importante è la capacità di ragionare, far giungere i bambini a una certa elasticità con i numeri, usare la logica, saper dedurre velocemente, analizzare problemi e trovare soluzioni, sempre partendo dalla realtà sotto i nostri occhi. 
Per il momento il lavoro è stato quello di conoscere i numeri fino a nove, scoprire concetti e simboli quali maggiore, minore e uguale, scoprire lo zero, perché quando i bambini arrivano alla scuola primaria contano da uno in poi e allo zero non ci pensano proprio. 

L'altro giorno si parlava di contare con le mani e ad un certo punto un alunno ha detto: "Visto che abbiamo imparato i numeri fino a nove possiamo anche contare lo zero con le nostre dita". Silenzio in sala e imbarazzo generale. Io sono stata zitta un attimo cercando di capire esattamente dove volesse andare con il suo ragionamento. Ho chiesto quindi alla classe di riflettere di provare a ragionare su questa proposta. Una bimbetta molto attenta ha detto: "Lo zero non lo puoi contare perchè non vale nulla". Un altro ha contato mentalmente con le dita e ha detto: "Se conti anche lo zero avrai solo nove dita". Il primo bambino ha provato ad insistere dicendo che contare anche lo zero serviva a ricordarsi che esiste, a fare un posto anche per lui. Così abbiamo provato a contare con le dita facendo posto anche allo zero e per contare abbiamo dovuto usare un dito e i conti non sono tornati più: avevamo tutti nove dita. 
Allora io ho spiegato che a volte bisogna usare l'immaginazione oppure un semplice foglio di carta, scrivere i numeri e pensare che prima del numero uno non c'è nulla, quello è il posto dello zero dove non c'è ancora nulla e diventa zero quando si presenta il numero uno. Poi però quello stesso zero andrà a fare il suo lavoro (intanto scrivevo i numeri nella LIM) quando arriverà il dieci (che non abbiamo ancora fatto) e poi il venti, il trenta, poi il cento e così via. Allora lo zero diventerà tangibile e per noi insostituibile.

Questo momento di colta discussione matematica di bambini di sei anni, è stata per me quanto e più di una verifica: vedere i bambini all'opera nel ragionamento, e per certi versi già un piccolo ragionamento astratto, mi ha dato l'idea chiara di quale strada matematica percorreremo insieme.


Continua a leggere...

giovedì 2 gennaio 2014

C'è un messaggio dalla Befana

Sta per arrivare la Befana, senza volerci dilungare neelle descrizioni ormai tanto comuni e perfino scontate talvolta, viene a ricordarci una cosa importantissima, che finalmente, o putroppo, a seconda dei punti di vista, si rientra a scuola.

Arriva tanto acciaccata 
perfin con la calza bucata...
I bambini aspettan curiosi
la calza piena di dolci golosi,
ma la Befana dice furbetta:
"Da domani la scuola vi aspetta!"
(Rosalba, 02/01/14)

Cose divertenti e non, da fare durante gli ultimi scampoli di vacanza
Controllare di avere eseguito i compito, poi dedicarsi a:
Colorare i disegni della Befana scaricabili su Coloratutto
Giocare a far volare la Befana qui
Su giochigratisonline gioca ai rigori con Babbo Natale e la Befana

(Importante: Ricordatevi che i bambini non devono navigare da soli su Internet, i giochi segnalati sono adatti ai più piccoli, ma in virtù dei link pubblicitari contenuti nelle pagine è meglio controllare.)
Continua a leggere...
 

Lettori fissi

Chi sono

La mia foto
"Si impara scambiando conoscenza"

Crescere Creativamente: per bambini e non solo Copyright © 2009/2015 Gadget Blog is Designed by Ipietoon Sponsored by Online Business Journal

Questo blog è visibile in maniera ottimale con IE7 - IE8 - Firefox

Privacy Policy and Privacy e Cookie